Il celebre scrittore ceco Milan Kundera, noto per opere come “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, è morto all’età di 94 anni
Il celebre scrittore ceco Milan Kundera è morto martedì all’età di 94 anni. L’autore di successo, noto per opere come “L’insostenibile leggerezza dell’essere“, si è spento in Francia, dove viveva dal 1975. La notizia del suo decesso è stata riportata mercoledì dalla televisione pubblica ceca, Česká televize.
Kundera era malato da tempo, secondo quanto affermato dal suo editore francese, Gallimard. Lo scrittore era fuggito in Francia a causa dei suoi contrasti con il partito comunista cecoslovacco, principalmente dovuti alle sue critiche all’invasione sovietica della Cecoslovacchia nel 1968. Nel 1979 gli era stata revocata la cittadinanza ceca, ma solo nel 2019 il governo ceco gliel’aveva restituita.
Chi era Milan Kundera
Milan Kundera è stato autore di 10 romanzi, sei dei quali scritti in ceco e quattro in francese. Il suo primo romanzo, “Lo scherzo“, pubblicato nel 1967, fu messo al bando in Cecoslovacchia a seguito della fine della “Primavera di Praga“. Durante questo periodo, Kundera aveva cercato di riformare il regime comunista dall’interno con il movimento chiamato “Socialismo dal volto umano”. Tuttavia, la sua esperienza si concluse con l’arrivo dei carri armati sovietici a Praga, che soppressero ogni forma di ribellione comunista nei paesi dell’Europa orientale. Il protagonista de “Lo scherzo” viene espulso dal Partito Comunista dopo aver scritto ironicamente un messaggio critico sul regime su una cartolina.
Il libro per cui a Kundera venne revocata la cittadinanza cecoslovacca fu “Il libro del riso e dell’oblio” nel 1979, un romanzo sperimentale che conteneva ulteriori critiche al regime. Nel 1981, Kundera ottenne la cittadinanza francese e dichiarò: “La Francia è diventata la patria dei miei libri, e io ho seguito il cammino dei miei libri“.
“L’insostenibile leggerezza dell’essere“, originariamente scritto in ceco ma pubblicato per la prima volta in Francia nel 1984, è il suo romanzo più famoso. In Italia è stato uno dei libri più venduti nella storia della casa editrice Adelphi. Ambientato a Praga intorno al 1968, racconta la storia di quattro personaggi legati da relazioni amorose e ha una struttura più tradizionale. Solo nel 2006 Kundera diede il permesso di pubblicarlo nella Repubblica Ceca.
Il libro fu anche adattato in un film del 1988 diretto da Philip Kaufman, con Daniel Day-Lewis nel ruolo principale di Tomáš, un medico che viene privato della sua professione per le critiche mosse al regime comunista. Gli altri tre protagonisti del film sono interpretati da Juliette Binoche, Lena Olin e Derek de Lint.
Negli ultimi anni, Kundera ha vissuto una vita riservata, evitando i contatti con i giornalisti e preferendo far parlare le sue opere. Nel novembre 2018, l’ex primo ministro ceco Andrej Babiš aveva incontrato Kundera e sua moglie a Parigi per proporre il ripristino della sua cittadinanza, proposta che lo scrittore aveva accettato.
Il nome di Milan Kundera era spesso citato tra i possibili candidati per il premio Nobel per la Letteratura, anche se recentemente non era tra i favoriti. Il suo ultimo romanzo pubblicato è stato “La festa dell’insignificanza” nel 2013, scritto quando aveva oltre 80 anni. L’anno scorso, Adelphi ha pubblicato “Un Occidente prigioniero”, una raccolta di discorsi tenuti da Kundera al IV Congresso dell’Unione degli scrittori della Cecoslovacchia nel 1967 e nel 1983.
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