Cos’è l’imprinting?

L’imprinting è una forma di apprendimento che in alcune specie animali avviene nei primissimi momenti di vita

Cos'è l'imprinting?
Cos’è l’imprinting. E’ una forma di apprendimento che in alcune specie animali avviene nei primissimi momenti di vita. Grazie all’imprinting, alcuni uccelli e mammiferi imparano a seguire il primo essere vivente che vedono appena nati. La fase di imprinting può durare fino a 24-48 ore ma può essere anche molto breve (in alcuni casi di poche decine di secondi).

Cos’è l’imprinting

E’ una forma di apprendimento precoce e irreversibile (o comunque durevole), per il quale l’individuo, nelle primissime ore di vita, riconosce e segue i suoi genitori (oppure un loro surrogato) che può essere rappresentato anche da individui di altra specie o da oggetti inanimati (purché in movimento), che cadano per primi nel suo campo di osservazione. I cuccioli vengono condizionati dal primo essere che vedono, lo assumono come genitore e sviluppano nei suoi confronti un particolare attaccamento.

L’imprinting è, quindi, una sorta di stampa identitaria impressa sull’animale che non solo si orienterà sul soggetto guida (seguendolo, rifugiandosi in lui in caso di difficoltà, assumendo i suoi stati emozionali, orientandosi sui target che egli attenziona), ma assumerà lo stile comportamentale e i parametri di appartenenza che successivamente verranno declinati nell’interazione sociale e sessuale in età adulta.

Una forma particolare d’imprinting è data anche dall’apprendimento della voce del genitore durante la cova. In alcune specie di anatre i piccoli non hanno bisogno di vedere la madre, subito dopo l’uscita dall’uovo, per raggiungerla in seguito ai suoi ripetuti richiami.

Talvolta si sono potuti riscontrare casi di “re-imprinting“: se il pulcino appena nato vede soltanto l’essere umano, può “imprintarsi” su di lui. Ma, se nel giro di poco tempo gli si mostra un soggetto della propria specie, egli di colpo muta il suo orientamento.

È, infine, importante distinguere l’imprinting filiale (l’atto di seguire il referente parentale e di rifugiarsi in lui) dall’imprinting sessuale (lo schema di preferenza sessuale). Si tratta di 2 diversi tipi di orientamento che nei primi studi venivano considerati come frutto del medesimo processo. Il primo si configura con un’esposizione molto più limitata nel tempo, mentre il secondo richiede più tempo e spesso ha bisogno di un consolidamento esperienziale post svezzamento.

Origine del termine imprinting

Il termine deriva dall’inglese “imprint” (cioè “stampare, imprimere”). Questa prima forma di apprendimento è stata osservata prima dal biologo britannico Douglas Alexander Spalding nell’’800 e poi studiato dal biologo tedesco Oskar Heinroth all’inizio del ‘900.

E’ stato, quindi, definito in modo dettagliato con il termine “pragung” da Konrad Lorenz nel 1935 (biologo austriaco, Premio Nobel per la medicina e la fisiologia nel 1973).

Lorenz definì l’imprinting come “la fissazione di un istinto innato su un determinato oggetto“.

Il termine fu ideato dall’etologo austriaco in seguito alle esperienze che fece con un’oca di nome Martina. Martina, quando uscì dall’uovo, vide come primo essere vivente Lorenz. Così identificò lo studioso come la propria mamma e cominciò a seguirlo ovunque. Tutti i tentativi di riunire Martina alla vera mamma fallirono e Lorenz capì che l’imprinting è un fenomeno irreversibile.

Negli anni ‘80 i neurobiologi Gabriel Horn e Mark Johnson hanno, poi, scoperto che l’elemento stimolativo più importante nel fenomeno dell’imprinting per il pulcino era costituito dalla testa. Quindi, l’orientamento sembra favorito oltre che dal movimento e dalla vocalizzazione, anche da una precisa struttura fatta di occhi e becco.

Le caratteristiche dell’imprinting
  • L’imprinting avviene solo in un determinato periodo (che varia da specie a specie). Quando il periodo è trascorso, non può più avvenire.
  • L’imprinting è irreversibile, quindi ciò che viene acquisito rimane per tutta la vita.
  • Il cucciolo che subisce l’imprinting riconosce nel primo soggetto che vede le caratteristiche della specie e non dell’individuo.
  • L’imprinting si manifesta sia negli uccelli che nei mammiferi, ed in modo minore, anche nell’uomo.

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