L’espressione “avere una gatta da pelare” è largamente diffusa e di uso comune. Perché si dice così e qual è il significato
Perché si dice avere una gatta da pelare. L’espressione “avere una gatta da pelare” viene usata nel linguaggio comune per indicare “un grosso problema da risolvere“. Quindi, è un modo di dire utilizzato ogni volta che ci si ritrova alle prese con un grattacapo, un problema.
Origine
La vera origine di questo modo di dire è ancora incerta.
Nel ‘700, in Inghilterra, esisteva l’espressione idiomatica: “There are more ways than one to skin a cat” (che significa “esistono tanti modi diversi per fare una cosa difficile”), riferita al fatto che, secondo un’antica usanza inglese, il manto dei gatti veniva usato per ricavarne pellicce.
In italiano, in questo caso, “pelare” sta per “tosare” o più semplicemente “lavare e pettinare” il gatto. Quindi, potrebbe derivare dal fatto che i gatti sono restii a farsi sistemare il pelo, che tengono pulito autonomamente, ed è quindi molto difficile spazzolarglielo.
Invece, secondo il letterato Gian Luigi Beccaria, “Avere (o prendersi) una gatta da pelare“, trae origine da un gioco che i carcerati mettevano in atto contro i gatti. Le mani legate dietro la schiena e con poderosi colpi di testa, noncuranti di graffi e morsi, dovevano ammazzare un gatto legato a un palo.
Ci sarebbe, infine, anche un’altra origine cruenta: l’uso di inchiodare “una gatta sopra una lanza” e sporgerla fuori delle mura “verso lo exercito inimico, invitandoli a prendere la gatta“.
Potrebbero interessarti anche questi articoli:
FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].
Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.