Ermes, il messaggero degli dei

Ermes, messaggero degli dei, dio dei commerci, dei viaggi, dei confini, dei ladri, dell’eloquenza e delle discipline atletiche. La storia, la mitologia, la leggenda, il Regno, i riti e le celebrazioni

Ermes, il messaggero degli dei
Ermes, noto anche come Hermes o Ermete, è una divinità della mitologia greca e delle antiche religioni. Il suo ruolo principale è quello di messaggero degli dèi, ma è anche associato al commercio, ai viaggi, ai confini, ai ladri, all’eloquenza e alle discipline atletiche. Ha anche il compito di guidare le anime dei defunti verso l’Ade. Figlio di Zeus e della Pleiade Maia, è uno dei dodici Olimpi.

I suoi simboli distintivi includono il gallo, la tartaruga e oggetti come il borsellino, i sandali alati, il cappello alato e il bastone da messaggero, noto come caduceo.

Nella mitologia romana, il suo equivalente è Mercurio, un dio che, sebbene di origine etrusca, condivide molte caratteristiche con l’Ermes greco, essendo associato al commercio e ai ladri.

Etimologia del nome

Dal 1848, si pensava che il nome Hermes derivasse dalla parola greca “erma“, che si riferisce a un tipo di pilastro con la testa di Ermes nella parte superiore e organi riproduttivi maschili nella parte inferiore. Tuttavia, negli ultimi anni, la scoperta di testimonianze della presenza del dio nel pantheon miceneo ha portato a credere che il nome derivasse dal dio e fosse poi associato alla rappresentazione a forma di pilastro. Questa associazione con le strutture ermatiche, utilizzate per scopi protettivi ad Atene e per segnare i confini e le strade in tutta la Grecia, ha fatto di Hermes il dio protettore dei viaggi via terra.

Iconografia di Ermes

Nelle rappresentazioni più antiche, l’iconografia di Ermes lo raffigurava come un dio anziano, barbuto e con un fallo di notevoli dimensioni.

Tuttavia, nel VI secolo a.C., la sua figura subì una trasformazione significativa: divenne un giovane atletico con un cappello alato. Le statue che lo ritraevano in questa nuova forma furono ampiamente diffuse negli stadi e nei ginnasi di tutta la Grecia.

Durante l’epoca classica, Ermes veniva solitamente raffigurato con un cappello da viaggiatore a larga tesa o con il caratteristico cappello alato. Indossava sandali alati chiamati talari e portava il bastone da messaggero, noto come caduceo, intorno al quale erano avvolti due serpenti. Altre volte impugnava il “kerykeion“, un bastone con un simbolo simile a quello del segno del toro in astrologia. Il suo abbigliamento era semplice, da viaggiatore o pastore. Spesso nelle opere d’arte venivano inseriti i suoi simboli distintivi: la borsa, il gallo o la tartaruga. Quando veniva raffigurato come “Hermes Logios“, simbolo della divina eloquenza, talvolta assumeva un gesto enfatico con un braccio alzato durante un discorso.

L’immagine più diffusa e riconoscibile di Ermes è quella di un giovane atletico vestito da viandante, con un cappello alato e sandali alati.

Il culto di Ermes

Il culto di Ermes era diffuso in tutta la Grecia, ma il centro principale delle celebrazioni in suo onore era Feneo in Arcadia, dove si tenevano gli “Hermoea“.

Ermes aveva il ruolo di psicopompo, guidando gli spiriti dei defunti nel mondo sotterraneo. In alcuni miti, lo si vede accompagnare le anime dei morti, come nel caso dei pretendenti di Penelope uccisi da Odisseo e nello spettro di Dario I di Persia nella tragedia I Persiani.

Per gli antichi Greci, Ermes rappresentava il passaggio e l’attraversamento, manifestandosi in scambi, trasferimenti e mutamenti. Questo legame con il cambiamento spiega perché fosse associato ai cambiamenti nella vita umana, agli scambi commerciali e al passaggio dalla vita alla morte.

Nell’Inno omerico a Ermes, viene descritto come “dalle molte risorse, gentilmente astuto, predone, guida di mandrie, apportatore di sogni, osservatore notturno, ladro ai cancelli, che fece in fretta a mostrare le sue imprese tra le dee immortali“. Svolgeva anche il ruolo di messaggero degli dèi, condividendolo con Iris. In epoca tardo-antica, il culto di Ermes si fuse con quello del dio egizio Thot, dando origine alla figura leggendaria di Ermete Trismegisto, autore del Corpus Hermeticum. Da qui derivano i termini “ermetico” (oscuro, nascosto) ed “ermeneutica“, l’arte di interpretare significati nascosti. In greco, un uomo fortunato veniva chiamato “hermaion“.

Nella mitologia greca, Ermes viene associato all’invenzione del fuoco, un parallelismo spesso fatto con la figura di Prometeo. Si pensava che Ermes, oltre a creare la siringa e la lira, fosse il mentore di vari sport e del pugilato, motivo per cui era considerato il patrono degli atleti. Alcuni esperti di mitologia moderni lo collegano anche a divinità imbrogliatrici presenti in altre culture.

Ermes è anche venerato come dio degli oratori, della letteratura, dei poeti, dell’atletica, delle invenzioni e del commercio in generale, e nella teologia greca, è rappresentativo del concetto di lógos.

Platone, attraverso Socrate, lo descrive come dio interprete, messaggero, ladro, e ingannatore nei discorsi, oltre a essere abile negli affari e nell’uso della parola, considerando il lógos suo figlio.

La sua figura è associata all’importanza della ragione e dell’intelletto umano, derivata dalla sua precedente interpretazione come dio del mistero, dei viaggi, dell’inganno, del trasporto di animali, dei confini, dei pastori, degli oratori, dei poeti, dell’atletica, del commercio e della sagacia tipica dei ladri e dei bugiardi, protettore dei messaggeri.

Nei testi manichei, Ermes è considerato uno dei cinque profeti che precedettero Mani, mentre nella profetologia islamica è identificato con Idris ed Enoch (Okhnokh).

Ermes nella mitologia
La nascita di Ermes

Ermes, una figura chiave nella mitologia greca, nacque in una grotta sul monte Cillene, dove sua madre Maia, figlia del Titano Atlante, si unì a Zeus, il Re degli dèi, all’insaputa della dea Era.

Fin dai suoi primi momenti di vita, Ermes dimostrò una straordinaria precocità. Nel suo primo giorno, inventò la lira uccidendo una tartaruga, che divenne il suo animale sacro. La stessa notte, riuscì a rubare la mandria di bovini di suo fratello Apollo, nascondendola abilmente e cancellando le tracce degli zoccoli. Questo episodio lo rese il protettore dei ladri e il messaggero degli dei. Anche se tentato di mangiarsele, Ermes sacrificò due mucche agli dèi. Quando Apollo lo accusò del furto, Maia lo difese dicendo che era stato con lei tutta la notte. Tuttavia, Zeus intervenne confermando che Ermes aveva rubato la mandria ma sottolineando che Apollo non doveva approfittare della sua maggiore età. Durante la discussione, Ermes cominciò a suonare la lira, tanto che Apollo accettò di lasciargli la mandria in cambio dello strumento musicale. Successivamente, Ermes costruì il flauto di Pan e scambiò quest’ultimo con il bastone da pastore di Apollo. Costruì anche la fisarmonica a bocca e la scambiò con suo fratello, imparando da lui l’arte di interpretare il volo degli uccelli. Da quel giorno, Ermes divenne il protettore dei musicisti e il custode delle mandrie e dei pascoli.

Perseo

Con Perseo, Ermes ha giocato un ruolo importante nell’aiutarlo a uccidere la gorgone Medusa, fornendogli sandali alati, il falcetto di Zeus e l’elmo di Ade per rendersi invisibile. Atena ha contribuito prestandogli il suo scudo lucente.

Prometeo

Nella tragedia di Eschilo, “Prometeo incatenato“, Ermes è inviato da Zeus per discutere con il titano incatenato riguardo una profezia che prevedeva la caduta del re degli dei dal suo trono. Nonostante i tentativi di persuasione di Ermes, Prometeo rifiuta di spiegare la profezia.

L’Iliade

Nell’Iliade, Ermes si schiera dalla parte degli Achei durante la Guerra di Troia. Tuttavia, protegge il re di Troia, Priamo, quando questi cerca di recuperare il corpo di suo figlio Ettore.

L’Odissea

Nell’Odissea, Ermes viene inviato dagli dei per chiedere a Calipso di liberare Odisseo dall’isola di Ogigia, consentendogli così di tornare a Itaca. Inoltre, aiuta Odisseo fornendogli un’erba chiamata Moli, un antidoto alle pozioni di Circe. Successivamente, dopo la strage dei pretendenti di Penelope, accompagna le loro anime nell’oltretomba.

La discendenza di Ermes

Pan: Pan, il dio della natura, delle selve, dei pastori e delle greggi, è considerato figlio di Ermes e della ninfa Penelope. Secondo un Inno omerico, dopo averlo partorito, la madre di Pan fuggì spaventata dal suo aspetto.

Ermafrodito: Ermafrodito, figlio di Ermes e Afrodite, nacque maschio ma fu trasformato in un ermafrodito dagli dei, permettendogli di non separarsi mai dalla ninfa Salmace.

Priapo: Priapo, il dio fallico, è descritto da alcune fonti come figlio di Ermes e Afrodite, mentre altre lo attribuiscono a Dioniso.

Eros: Eros, il dio alato dell’amore, è considerato figlio di Afrodite, ma alcune fonti lo collegano anche a Ermes o ad altri dei come Ares. Secondo la Teogonia di Esiodo, Eros nacque dal nulla e precedette gli stessi dei. Nella mitologia romana, Eros è noto come Cupido.

Tiche: Tiche, la dea della fortuna, è indicata in alcune leggende come figlia di Ermes e Afrodite.

Abdero: Abdero, figlio di Ermes, incontrò una fine tragica quando fu divorato dalle cavalle di Diomede mentre accompagnava Eracle in una delle sue imprese.

Autolico: Autolico, noto come il principe dei ladri, è figlio di Ermes e il nonno di Odisseo.

Amanti e figli di Ermes

Acacallide – Principessa Cretese
Cidone – Eroe di Cidonia

Aglauro – Sacerdotessa di Atena
Eumolpo – Grande guerriero
Cerice – Sacerdote di Demetra

Antianira
Echione – Argonauta
Erito – Argonauta

Apemosine – Principessa Cretese

Afrodite
Eros (secondo alcune leggende)
Eunomia
Ermafrodito
Peito
Priapo (secondo alcune leggende)
Rodio
Tiche
Feneo

Carmenta – Ninfa dell’Arcadia
Evandro – Fondatore del Lazio

Chione – Principessa Focese
Autolico – Ladro

Dafnide – Ninfa siciliana
Dafni – Poeta agreste

Daira – Oceanina
Eleusi – Fondatore della città omonima

Eupolomia – Principessa della Ftia
Etalide – Messaggero degli Argonauti

Erse – Sacerdotessa di Atena
Cefalo – Cacciatore

Cervice – araldo dei misteri eleusini

Croco – Morì e si trasformò nel fiore omonimo

Pandroso – Sacerdotessa di Atena
Cerice

Iereia
Giga

Peito – Dea della persuasione, Secondo Nonno la moglie di Ermes

Penelope – Ninfa dell’Arcadia (secondo alcune versioni la moglie di Odisseo)
Pan – Divinità agreste

Persefone – (secondo una leggenda)

Polimela – Ninfa del corteo di Artemide
Eudoro – Scudiero di Achille

Teobula – Principessa di Elea
Mirtilo – Auriga

Nato dall’urina di Ermes, Zeus e Poseidone
Orione – Gigante cacciatore (secondo una leggenda)

Da madre sconosciuta
Abdero – Scudiero di Eracle

Da madre sconosciuta
Lino – Celebre cantore

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