Cos’è il mito?

Il mito è un racconto adottato dagli Antichi per spiegare fenomeni ed eventi che non riuscivano a comprendere

Cos'è il mito?
Cos’è il mito. E’ un tipo di narrativa che veniva adottata dagli Antichi per spiegare fenomeni ed eventi che non riuscivano a comprendere (il fuoco, il tuono, l’origine del mondo, ecc.) con storie che avevano per protagonista il soprannaturale (greci e romani avevano una divinità per ogni stato d’animo).

Cos’è il mito

Il termine “mito” deriva dal greco “mythos” (che significa “racconto”). E’ una forma di racconto narrativo antichissimo. Attraverso il mito, gli uomini cercano di spiegare la Creazione dell’Universo, del tempo, le origini dell’uomo e i fenomeni della natura. II mito, poi, una volta entrato nella tradizione di una civiltà, veniva usato per raccontare storie e trarre degli insegnamenti da applicare nella vita di tutti i giorni. In assenza di strumenti scientifici e prima che si formassero elaborati sistemi filosofici, le spiegazioni alle grandi domande dell’uomo venivano date con narrazioni simboliche.

Quindi, il mito nasce dall’esigenza di rispondere alle grandi domande sull’origine dell’Universo e dell’uomo, sull’alternarsi delle stagioni, sui fenomeni naturali, sulla vita, la morte e il dolore, sul destino che attende l’umanità e tutto ciò che la circonda.

I miti venivano inizialmente tramandati oralmente dai depositari (in genere i sacerdoti) dei valori di un popolo, poi un autore colto ne fissava in forma scritta la versione. Non è raro, infatti, che di una narrazione mitica ne esistano più versioni. Questo perché più scrittori l’hanno tramandata, oppure perché nel tempo è stata modificata.

I miti riflettono la cultura dei popoli cui appartengono e le modalità attraverso le quali essi hanno tentato di fornire un’interpretazione della realtà. Costituiscono, inoltre, i fondamenti morali e religiosi su cui poggia la struttura sociale dei popoli antichi (Egizi, Greci, Romani). Dal mito è, infatti, possibile conoscere alcune informazioni sulla civiltà che li ha prodotti (se era un ambiente favorevole o ostile alla vita, se la civiltà era pastorale o agraria, se l’organizzazione sociale era di tipo patriarcale o matriarcale, se era praticata la poligamia o la monogamia).

Caratteristiche del mito
Il mito presenta alcune caratteristiche che permettono di distinguerlo dagli altri racconti fantastici (come la fiaba e la favola):
  • I personaggi del mito sono solitamente divinità (Zeus, Apollo, ecc.);
  • Il tempo del mito è un tempo lontano e al tempo stesso vicino a chi legge (non si può identificare il tempo di un mito);
  • Il mito non è ambientato in uno spazio preciso e definito (solitamente tra Cielo, Terra e Mare).
Tipologie di mito
Esistono vari tipi di mito:
  • Miti eziologici: cercano di spiegare un fenomeno naturale (nell’antica Grecia si pensava che i fulmini colpissero la Terra perché scagliati da Zeus);
  • Miti delle origini (o miti antropogonici): raccontano la comparsa dell’uomo sulla Terra e la vita dei primi uomini;
  • Miti cosmogonici: raccontano le origini dell’Universo, dei pianeti e dei corpi celesti;
  • Miti teogonici: raccontano la nascita degli dei.
Eventi narrativi del mito
Gli eventi narrati sono molti, ma si possono riunire in alcune categorie fondamentali:
  • Eventi della creazione dell’Universo, degli dèi, dell’uomo, ecc.;
  • Eventi della creazione di importanti aspetti del reale (astri celesti, fuoco, mare, fiumi, ecc.);
  • Fenomeni naturali (alternanza delle stagioni, pioggia, vento, ecc.);
  • Fenomeni straordinari (diluvio, siccità, carestia, ecc.);
  • Condizioni riguardanti l’uomo (la morte, la rinascita, la vita eterna).
Meccanismo narrativo del mito

Nel mito vi è quasi sempre una situazione di contrapposizione (o di scontro), in cui il protagonista positivo (l’eroe) deve affrontare forze antagoniste che lo contrastano e lo ostacolano. In suo favore intervengono divinità amiche e presenze benevole, pronte a fornirgli gli strumenti magici indispensabili per poter superare difficoltà altrimenti insormontabili.

Gli eroi sono uomini dai poteri fuori dall’ordinario, coraggiosi, a volte figli di un dio e di una creatura mortale, che lottano per scopi nobilissimi. Tra i personaggi, però, ci sono spesso creature straordinarie e soprannaturali (dèi e esseri mostruosi).

I ruoli dei personaggi sono riconducibili alle funzioni di protagonista, antagonista (che ne ostacola l’azione) e di aiutanti del protagonista, in funzione positiva, o dell’antagonista, in funzione negativa.

Nel mito, il tempo è sempre indeterminato, lontanissimo e anteriore alla nascita della storia. Gli scenari sono di solito costituiti da spazi aperti, reali o immaginari, dove la natura appare incontaminata. I pochi riferimenti a spazi chiusi o abitati ci riportano ad ambienti particolari (regge, e abitazioni di divinità).

Il mito della Creazione
Ogni religione antica ha un proprio mito della Creazione:
  • Per i greci, tutto ebbe origine da Caos;
  • Per i cinesi, l’universo nacque da un grande Uovo;
  • Per gli Inca, gli umani emersero insieme al Dio “Con Tiqui Viracocha” dal lago Titicaca.
Il mito greco della Creazione

In principio era il Caos, al di là del tempo e dello spazio. All’improvviso comparve Gea (la madre Terra), che generò Urano (il cielo). Gea generò anche Ponto (il mare primordiale). Da Urano e Gea nacque una stirpe di Titani, uno dei quali, Crono (il tempo), ferì il padre e prese il suo posto. Crono, proseguì l’opera di creazione della Terra che, sotto il suo regno, visse l’età d’oro. Il mito, poi, prosegue con il regno di Zeus, che uccise il padre Crono dando inizio ad un nuovo regno.

Il mito ebraico della Creazione

Nella storia della Creazione, tramandata nel primo libro della Genesi, fu Dio a creare il mondo, nel corso di 7 giorni.

Il mito oggi

Il mito, al giorno oggi, è invece associato ad un nome: può essere un calciatore, un cantante, un attore, uno scrittore, ecc.

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