Approvato in via definitiva anche al Senato il disegno di legge con importanti novità che puniscono l’utilizzo del cellulare alla guida, l’uso di alcol e droghe, ma arrivano anche nuove regole per i monopattini e i neopatentati
Il nuovo Codice della strada è legge. Dopo il via libera della Camera il 27 marzo scorso, arriva anche il voto favorevole del Senato: il 20 novembre nell’aula di Palazzo Madama il disegno di legge è stato approvato con 83 voti favorevoli, 47 contrari e un astenuto. Entrerà in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, l’ultimo passo dopo la firma del presidente della Repubblica. Sono ora destinati a cambiare molti aspetti legati alla disciplina della circolazione stradale: vediamoli insieme.
Questa riforma, promossa dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, non sostituisce integralmente il Codice del 1992, ma introduce modifiche significative a diverse sue parti. L’iniziativa nasce dall’urgenza di affrontare il problema delle morti su strada, che nel 2023 hanno superato quota 3.000. Il governo ha risposto con un pacchetto di norme più severe focalizzato su quattro aree principali: l’uso del cellulare alla guida, la guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe, il controllo della velocità e la regolamentazione dei mezzi di nuova mobilità, come i monopattini elettrici. Tuttavia, alcune associazioni che rappresentano le vittime della strada hanno espresso critiche verso il nuovo impianto normativo.
Distrazione al volante: sospensione immediata della patente
Una delle principali novità riguarda l’uso del cellulare alla guida. La patente potrà essere ritirata immediatamente sul posto: per una settimana se il conducente ha almeno 10 punti sulla patente, per 15 giorni se ne ha meno. Le multe vanno da 250 a 1.000 euro per la prima infrazione. Chi viene trovato nuovamente a utilizzare lo smartphone rischia sanzioni fino a 1.400 euro, una sospensione della patente fino a tre mesi e la decurtazione di 8-10 punti.
Alcol e droghe: pene più severe e introduzione dell’alcolock
Le nuove norme prevedono l’adozione dell’alcolock, un dispositivo che impedisce di avviare il veicolo se rileva alcol nel respiro del conducente. Le sanzioni variano a seconda del tasso alcolemico:
- 0,5-0,8 g/l: multa da 573 a 2.170 euro;
- 0,8-1,5 g/l: arresto fino a sei mesi e ammenda tra 800 e 3.200 euro;
- oltre 1,5 g/l: arresto da sei mesi a un anno e multa fino a 6.000 euro.
Per quanto riguarda le droghe, non è più necessario dimostrare lo stato di alterazione: la sola positività al test comporta la sospensione immediata della patente.
Autovelox e velocità: nuove regole per i controlli
Gli autovelox dovranno rispettare distanze minime tra loro:
- 3 chilometri sulle strade extraurbane principali;
- 1 chilometro sulle strade secondarie.
Inoltre, potranno essere installati solo su tratti di strada dove il limite non è inferiore di oltre 20 km/h rispetto alla velocità massima prevista. Per i neopatentati, il divieto di guida di auto potenti si estende a tre anni, con limiti fissati a 75 kW/t per auto generiche e 105 kW/t per veicoli fino a 3,5 tonnellate.
Le sanzioni per eccesso di velocità sono state rimodulate:
- Superamento tra 10 e 40 km/h: multa tra 173 e 694 euro.
- Violazione ripetuta in un anno in centro abitato: multa da 220 a 880 euro e sospensione della patente da 15 a 30 giorni.
Le regole sugli autovelox sono più stringenti per garantire trasparenza:
- I dispositivi devono essere preceduti da un segnale visibile almeno 1 km prima.
- Tra due autovelox devono esserci almeno 3 km di distanza sulle strade principali e 1 km su quelle secondarie.
- In città, il limite minimo applicabile è di 50 km/h, e la distanza minima tra segnale e dispositivo è di 200 metri sulle strade principali e 75 metri sulle secondarie.
- Se una violazione avviene nello stesso tratto stradale entro un’ora, le sanzioni non si cumulano: verrà applicata solo quella più grave aumentata di un terzo.
Uso del cellulare alla guida: sanzioni più severe
Chi viene sorpreso a utilizzare il cellulare senza dispositivi vivavoce alla guida è soggetto a multe che vanno da 250 a 1.000 euro. Per i recidivi, le sanzioni aumentano: si va da 350 a 1.400 euro. Inoltre, è prevista la sospensione della patente: una settimana per chi ha almeno 10 punti sulla patente, 15 giorni se i punti sono inferiori a 10.
Se l’uso del telefono è dimostrato come causa di un incidente che coinvolga un altro veicolo, i tempi di sospensione raddoppiano, aggravando ulteriormente la penalità per chi guida in modo distratto.
Guida in stato di ebbrezza: pene più rigide
Le nuove norme stabiliscono sanzioni più severe per chi guida sotto l’effetto di alcol:
- Tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 g/l: multa tra 573 e 2.170 euro e sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
- Tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 g/l: si configura come reato e comporta una multa tra 800 e 3.200 euro, detenzione fino a 6 mesi e sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
- Tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l: la pena detentiva sale a 6 mesi e si aggiunge una sanzione pecuniaria tra 1.500 e 6.000 euro, con sospensione della patente da 1 a 2 anni.
Chi supera un tasso alcolemico di 0,8 g/l è obbligato a utilizzare veicoli dotati di alcolock, un dispositivo che impedisce l’accensione dell’auto in caso di rilevazione di alcol.
Guida sotto l’effetto di stupefacenti: procedure semplificate
La nuova normativa elimina l’obbligo di conferma presso una struttura sanitaria: sarà sufficiente la positività al test preliminare per determinare la sospensione della patente, seguita dalla revoca, con un divieto di conseguirla per i tre anni successivi.
Neopatentati: limiti più severi
I neopatentati dovranno attendere tre anni, invece di uno, prima di poter guidare veicoli con potenza superiore a 75 kW per tonnellata (categoria M1). Tuttavia, i nuovi limiti sono più permissivi: 105 kW (142 CV) per autovetture di peso fino a 3,5 tonnellate.
Monopattini e micromobilità: obbligo di targa, casco e assicurazione
Le normative sui monopattini elettrici includono:
- Obbligo di indicatori luminosi, freni su entrambe le ruote, targa e assicurazione.
- Il conducente deve indossare il casco.
- Vietata la circolazione su piste ciclabili e aree pedonali, nonché in contromano.
- Le aziende di sharing devono installare sistemi per bloccare i monopattini fuori dalle aree consentite.
- La velocità massima è fissata a 50 km/h su strade urbane, con l’obbligo per tutti i veicoli a motore di mantenere una distanza laterale di 1,5 metri durante il sorpasso di biciclette.
Altre novità introdotte
- Zone a traffico limitato: limite di una multa al giorno per ingressi non autorizzati;
- Auto elettriche: multe da 87 a 344 euro per sosta prolungata nelle aree di ricarica;
- Micromobilità dolce: hoverboard e monoruota ammessi solo nelle aree pedonali a 6 km/h;
- Ciclisti: obbligo di fila indiana fuori città, con eccezioni per i minori.
- Parcheggi per disabili: multe fino a 660 euro per moto e 990 euro per auto.
- Abbandono di animali: introdotto il carcere in caso di incidenti causati.
Tempi di attuazione
Le norme entreranno in vigore gradualmente:
- Le sanzioni per l’uso del cellulare e la guida in stato di ebbrezza saranno operative 15 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
- L’alcolock e le regole per i monopattini richiederanno decreti ministeriali per definire le specifiche tecniche, con attuazione prevista entro sei mesi.
Critiche al nuovo Codice
Alcune associazioni hanno contestato l’assenza di interventi sui limiti di velocità, nonostante siano la principale causa di incidenti mortali (il 75% avviene su strade urbane). Inoltre, le nuove regole complicano i controlli in città, vietando l’uso degli autovelox su strade con limiti inferiori ai 50 km/h.
Per i ciclisti, il nuovo Codice rende più difficile la realizzazione di corsie ciclabili e ha eliminato i doppi sensi ciclabili, una soluzione usata in Europa per ridurre la velocità media nei centri urbani. Le critiche puntano anche sull’approccio repressivo, considerato poco efficace in termini di prevenzione.
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