La recente decisione della Corte di Cassazione ha stabilito che l’adozione estera può essere riconosciuta in Italia anche senza matrimonio tra i genitori adottivi
Una coppia di conviventi può adottare un bambino? La recente decisione della Corte di Cassazione riguardo al riconoscimento delle adozioni estere in Italia, anche in assenza di matrimonio tra i genitori adottivi, ha sollevato un dibattito sulle possibilità per le coppie conviventi di adottare un bambino.
La pronuncia della Cassazione stabilisce che una coppia di conviventi può adottare, equiparando le famiglie fondate sul matrimonio a quelle conviventi. La decisione della Cassazione è stata presa dopo un approfondito esame della questione e tiene conto delle normative vigenti in materia di adozioni e diritti familiari.
Una coppia non sposata può adottare?
La Cassazione, nella sentenza n. 35437 del 19 dicembre 2023, ha stabilito che l’assenza di matrimonio tra i genitori adottivi non impedisce il riconoscimento automatico di una sentenza di adozione straniera in Italia. Questa decisione è derivata da un caso portato alla Corte d’Appello di Milano, in cui una coppia, genitori di una figlia minore, aveva chiesto il riconoscimento in Italia di una sentenza di adozione emessa negli Stati Uniti. L’opposizione era basata sulla mancanza di matrimonio tra i genitori adottivi, i quali non avevano seguito il percorso adottivo internazionale previsto dalla legge italiana.
Qual è la distinzione tra adozione nazionale e internazionale?
Nell’adozione nazionale, il minore diventa adottabile tramite una decisione presa da un tribunale per i minori italiano. Nell’adozione internazionale, invece, la dichiarazione di adottabilità è emessa dall’autorità di un paese estero.
Nel caso in questione, la Suprema Corte ha considerato l’adozione ottenuta da genitori cittadini italiani e statunitensi, residenti negli Stati Uniti, nei confronti di una minore cittadina statunitense, come un’adozione estera anziché internazionale. Pertanto, è stato applicato l’articolo 41, comma 1, della legge 218/1995, che prevede il riconoscimento automatico di tali adozioni.
Questo perché non si è verificato alcun allontanamento del minore dal suo paese d’origine e l’adozione non può essere considerata una forma di adozione “di comodo” effettuata da uno Stato straniero per evitare regolamenti interni più rigorosi.
Le coppie di fatto possono adottare un bambino straniero?
La Cassazione ha stabilito che la mancanza di matrimonio tra i genitori adottivi non costituisce un ostacolo di ordine pubblico internazionale. In molti Paesi dell’Unione Europea, le adozioni da parte di persone non sposate sono consentite.
Il principio secondo cui solo le coppie sposate da almeno 3 anni possono adottare, come stabilito dall’articolo 6 della legge 184/1983, non è considerato un principio di ordine pubblico internazionale. Questo perché l’adozione da parte di persone non sposate è permessa in molti Paesi dell’Unione Europea.
Di conseguenza, la Cassazione ha deciso che l’adozione stabilita dal giudice texano poteva essere riconosciuta anche in Italia, poiché rispettava gli interessi della minore, cittadina statunitense, che vive con i genitori adottivi fin dalla nascita.
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