Filmare gli agenti delle forze dell’ordine, scattare fotografie e registrare audio è legale, purché sia fatto entro determinati limiti
Si può filmare un poliziotto? Filmare gli agenti delle forze dell’ordine, scattare fotografie e registrare audio è legale, purché sia fatto entro determinati limiti.
Secondo l’Autorità garante per la protezione dei dati personali: “I funzionari pubblici e i pubblici ufficiali, compresi i rappresentanti delle forze di polizia impegnati in operazioni di controllo o presenti in manifestazioni o avvenimenti pubblici, possono essere fotografati e filmati, a meno che non vi sia un espresso divieto dell’Autorità pubblica“.
Quindi, a meno che non vi sia un provvedimento amministrativo esplicito che vieti di filmare o fotografare la polizia giudiziaria (Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, ecc.) mentre è in servizio, tale condotta è lecita.
Un conto, però, è filmare le autorità, un altro è diffondere il video.
Filmato della polizia: si può pubblicare il video?
Secondo il Garante, alle foto e ai video delle forze dell’ordine si applicano le stesse norme a tutela della privacy (cioè, valgono gli stessi limiti imposti alla diffusione dei dati personali di qualunque cittadino). Quindi, non è possibile riprendere il volto degli agenti delle forze dell’ordine o altri tratti che siano idonei a identificarli, per poi divulgare la ripresa.
Queste regole sono comuni a quelle dettate dalla legge per le riprese e le fotografie effettuate in luogo pubblico (ad esempio in piazza, per strada, durante una manifestazione, un comizio politico, ecc.).
Nulla, inoltre, vieta di filmare gli agenti delle forze dell’ordine mentre effettuano un controllo (ad esempio, una perquisizione) in casa propria (è lecito fare una ripresa nel proprio domicilio privato). Se, invece, si tratta di un luogo di privata dimora altrui, la ripresa non sarà legale senza il consenso del proprietario di casa.
Nel caso in cui non sia possibile effettuare un filmato che escluda i tratti distintivi dell’agente ripreso e si voglia ugualmente pubblicare il video, si dovrà procedere a coprire tali elementi (ad esempio, intervenendo sull’immagine oscurando il volto e rendendo irriconoscibile la voce).
Diritto di cronaca: si può pubblicare il video della polizia?
I limiti regolati per legge si riducono nel caso in cui la ripresa sia effettuata per scopi di cronaca (ad esempio, per divulgare una notizia che può essere di interesse pubblico per via della sua rilevanza).
Non occorre che colui che ha effettuato la ripresa sia un giornalista professionista: è sufficiente che l’intento sia quello di diffondere una notizia o un’informazione che abbia un interesse pubblico.
La diffusione del filmato degli agenti delle forze dell’ordine è protetta dal diritto di cronaca quando serve a divulgare una notizia o un’informazione di interesse generale, senza ledere il decoro e la dignità dei soggetti ripresi. Quindi, non è possibile diffondere video o foto in cui siano identificabili i soggetti, a meno che i dati non siano necessari all’attività giornalistica, ai fini di una corretta informazione, e solo se le immagini sono di interesse generale.
È legale filmare gli agenti per tutelarsi?
È possibile riprendere gli agenti delle forze dell’ordine senza doversi preoccupare di oscurare i volti tutte le volte in cui il video sia stato girato per tutelare i propri diritti. Non si tratta, infatti, di diffondere la ripresa in pubblico, ma di utilizzare il materiale così ottenuto (foto, video, audio, ecc.) per proteggersi (ad esempio in tribunale). Quindi, è legale girare il video di un poliziotto che abusa del proprio potere per poi produrlo in giudizio.
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