Esistono alcuni casi in cui è possibile il sequestro di un animale: per lesioni personali, per disturbo alla quiete pubblica, e per maltrattamento di animali
Quando è legittimo il sequestro di un animale? Una persona che ha un cane pericoloso (ad esempio, per aver morso o aggredito un passante) o rumoroso (ad esempio, quando il padrone non è a casa, abbaia e disturba il vicinato), non solo rischia un procedimento penale, ma anche che la polizia gli porti via il cane.
Cos’è il sequestro?
Il sequestro è una misura di “spossessamento” (la privazione forzata di un possesso) che può essere attuato per diversi fini.
Può essere attuato per assicurare che le fonti di prova non vadano disperse (il cosiddetto “sequestro probatorio”). Può servire ad evitare che vengano a mancare le garanzie per il pagamento della pena pecuniaria e dei risarcimenti conseguenti al reato (il cosiddetto “sequestro conservativo”). C’è, infine, il sequestro rivolto a impedire la commissione di nuovi reati (il cosiddetto “sequestro preventivo”).
Qual è la differenza tra sequestro e pignoramento?
A differenza del sequestro, il pignoramento si fa sui beni di proprietà del debitore, quando questi non ha pagato un’obbligazione ricadente su di lui, al fine di venderli e, con il ricavato, soddisfare il creditore.
Si può sequestrare un cane?
Il sequestro per finalità preventive (cioè, quello per scongiurare la commissione di altri reati) è possibile su un cane.
Nel caso del cane ritenuto pericoloso (ad esempio per aver morso un passante) il sequestro è rivolto ad evitare la reiterazione del reato di lesioni personali. Gli animali (secondo la Legge) sono considerati “cose” e, come tali possono formare oggetto di sequestro. Riconoscere che i cani sono “esseri senzienti” non cambia la loro natura di cose. Sul proprietario, grava il dovere di tenere sotto controllo l’animale, al fine di garantire la sicurezza dei terzi. In alcuni casi, impedire che un evento si compia equivale a compierlo.
Un altro caso tipico di sequestro è quello rivolto ad evitare la commissione del reato di “disturbo alla quiete pubblica” tutte le volte in cui il cane abbaia dando fastidio al condominio e ai vicini. In questo caso, non basta che il latrato sia ascoltato solo da 1 o 2 famiglie, quelle più vicine all’appartamento che ospita il quadrupede. Questo perché il sequestro può scattare solo in presenza di un reato e il reato di disturbo alla quiete pubblica richiede che le molestie acustiche arrivino all’orecchio di un numero indeterminabile di persone.
Stesso discorso vale quando il cane sia fonte di cattivi odori che danno fastidio al vicinato.
C’è, infine, un ultimo tipo di sequestro del cane. E’ ammissibile il sequestro preventivo del cane che, maltrattato e lasciato solo per molti giorni dal proprietario a casa, manifesti condizioni precarie di salute. In tal caso il cane è la vittima e il sequestro avviene per evitare che il suo padrone continui a commettere il reato di maltrattamento di animali.
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