Cosa sono i Centri di Permanenza per i Rimpatri (CPR)?

I Centri di Permanenza per i Rimpatri (CPR) hanno la funzione di trattenere temporaneamente gli stranieri irregolari in attesa dell’esecuzione di provvedimenti di espulsione

Cosa sono i Centri di Permanenza per i Rimpatri (CPR)?
Cosa sono i Centri di Permanenza per i Rimpatri (CPR)? I Centri di Permanenza per i Rimpatri (CPR) sono strutture previste dal testo unico sull’immigrazione (D.Lgs. 286/1998) e hanno la funzione di trattenere temporaneamente gli stranieri irregolari in attesa dell’esecuzione di provvedimenti di espulsione. Questi centri sono stati precedentemente chiamati Centri di Permanenza Temporanea e Assistenza (CPTA), successivamente Centri di Permanenza Temporanea (CPT), e poi Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE) prima di diventare i CPR.

Come funzionano i CPR:
  • Trattenimento degli Stranieri Irregolari: I CPR sono luoghi in cui gli stranieri irregolari vengono trattenuti in attesa dell’esecuzione di provvedimenti di espulsione.
  • Assistenza e Rispetto della Dignità: Durante il trattenimento, gli stranieri devono ricevere assistenza e il pieno rispetto della loro dignità.
  • Durata del Trattenimento: Il trattenimento viene disposto dal questore per un periodo iniziale di 30 giorni, ma può essere prorogato fino a un massimo di 90 giorni. In casi particolari, questo periodo può essere prolungato di altri 30 giorni.
Regolamentazione dei Centri di Permanenza per i Rimpatri (CPR)

Esiste un regolamento che stabilisce i criteri per l’organizzazione e la gestione dei CPR. Inoltre, il decreto-legge 13/2017 ha stabilito l’ampliamento della rete dei CPR sull’intero territorio nazionale per garantire una più efficace esecuzione dei provvedimenti di espulsione.

Il decreto-legge 130/2020 ha introdotto alcune importanti disposizioni riguardanti i CPR:
  • Riduzione del Periodo di Trattenimento: Il periodo massimo di trattenimento è stato ridotto da 180 a 90 giorni, ma può essere prorogato di ulteriori 30 giorni per gli stranieri provenienti da Paesi con cui l’Italia ha accordi in materia di rimpatri.
  • Priorità nel Trattenimento: Il trattenimento deve essere disposto prioritariamente per gli stranieri considerati una minaccia per l’ordine e la sicurezza pubblica o che sono stati condannati, anche con sentenza non definitiva, per gravi reati. Inoltre, può essere applicato a stranieri provenienti da Paesi con cui sono vigenti accordi di rimpatrio.
  • Ricorso al Garante: Gli stranieri trattenuti hanno il diritto di rivolgere istanze o reclami al Garante nazionale e ai garanti regionali e locali dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale. Il Garante nazionale può formulare raccomandazioni all’amministrazione interessata.
  • Arresto in Flagranza Differita: È stata introdotta la possibilità di applicare l’istituto dell’arresto in flagranza differita per i reati commessi durante il trattenimento nei CPR o nelle strutture di primo soccorso e accoglienza.
Centri di Permanenza per i Rimpatri (CPR) sul Territorio

Al giugno 2020, i CPR erano dislocati in diverse città italiane, tra cui Bari, Brindisi, Caltanissetta, Gradisca d’Isonzo, Macomer, Palazzo San Gervasio, Roma, Torino e Trapani. Successivamente, nel 2020, è stato riaperto il centro di Milano. Nel 2021, nei CPR, sono transitati 5.174 migranti, secondo la Corte dei Conti.

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