Alcuni cibi sono vietati dalla legge perché pericolosi per la salute o non etici
Cosa è vietato mangiare in Italia. Pesce palla, sanguinaccio, datteri di mare e il Casu marzu sardo sono alcuni dei cibi illegali in Italia. Non si possono assolutamente produrre, vendere e consumare, anche se talvolta è possibile trovarli sottobanco.
Pesce palla
In Italia non troveremo mai sulle nostre tavole il “pesce palla“. Il motivo è che questo pesce può avere nella sua carne un pericolosissimo veleno (la tetradotossina) più potente del cianuro. Il nostro Paese ne ha vietato il consumo a fini alimentari nel 1992.
Sanguinaccio
Il “Sanguinaccio” è un dolce campano (tipico del periodo di Carnevale) il cui ingrediente principale è il “sangue di maiale“. Nel rispetto delle norme igieniche e sanitarie, a partire dagli anni ’90 ne è stata vietata la consumazione. Ad oggi, è ancora possibile trovare sul mercato una crema di cioccolato chiamata “Sanguinaccio” ma non ha tra gli ingredienti il sangue di suino.
Datteri di mare
I “datteri di mare” sono molluschi simili alle cozze, il cui processo di raccolta causa la distruzione dei litorali e mette a rischio la biodiversità marina. La pesca e il consumo dei datteri di mare è vietata in tutti i Paesi europei.
Foie gras
Il “Foie gras” (uno dei prodotti tipici della cucina francese) per via dei discutibili metodi di produzione è stato vietato nella maggior parte degli Stati europei. Il Foie gras è il “fegato di anatra” (o di oca) fatto ingrassare tramite alimentazione forzata. In Italia la produzione di questo prodotto è vietata dal 2007, e gradualmente è stata interrotta la vendita nei supermercati.
Uccellini di cacciagione
Dal 2014 è vietato catturare, mangiare e vendere (vivi o morti) i cosiddetti “uccelli dal becco gentile” (allodole, tordi, fringuelli e beccafichi). Tradizionalmente questi uccellini di cacciagione venivano utilizzati nella ricetta bresciana “polenta e osei” (polenta e uccelli).
Casu marzu
Il “Casu marzu” sardo è considerato il “formaggio più pericoloso del mondo“. L’Unione europea ne ha vietato la produzione, la messa in commercio e il consumo perché “in contrasto con le norme igieniche e sanitarie stabilite in sede comunitaria“. Questo formaggio caprino, infatti, si ottiene dalla colonizzazione dalle larve della mosca del formaggio, in sostanza è un formaggio con i vermi.
Cane e gatto
In molti Paesi orientali è normale mangiare carne di cane e gatto. In Italia, invece, è vietato anche se non esiste una legge che ne vieti espressamente il consumo. Il divieto di mangiare cane e gatto si ricava dalle norme sulla tutela degli animali domestici, i reati contro la crudeltà sugli animali e le disposizioni sulla macellazione delle carni (in cui cane e gatto non compaiono).
Potrebbero interessarti anche questi articoli:
FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].
Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.