È morto a 80 anni Gigi Proietti, stroncato da un infarto. È stato uno dei più noti attori italiani
È morto Gigi Proietti. Si è spento in una clinica privata nel giorno del suo 80esimo compleanno. Il suo cuore non ce l’ha fatta. Era ricoverato per problemi cardiaci e da qualche giorno si trovava in terapia intensiva. È stato il quotidiano Il Tempo a comunicare la notizia del ricovero in terapia intensiva in una clinica romana. Le sue condizioni si sono aggravate nella tarda serata di ieri. Ad annunciare la scomparsa, la moglie Sagitta Alter, le due figlie Susanna e Carlotta: “È venuto a mancare al nostro affetto“.
E’ stato un artista geniale e lascerà una traccia indelebile nel vissuto degli italiani.
Chi era Gigi Proietti
Nato il 2 novembre del 1940 a Roma, Gigi era ovviamente il diminutivo di Luigi. Ha studiato al liceo classico e poi Giurisprudenza all’università, senza però mai laurearsi.
Durante gli anni dell’università si è avvicinato al teatro e nel 1955 ha fatto la comparsa nel film “Il nostro campione“. Il suo debutto teatrale risale, invece, al 1963 nel “Teatro-Cabaret“.
Nel 2016, in un’intevista a Repubblica raccontò: “Ci arrivai per caso. Non ero abitato dal fuoco sacro, semmai dal fuoco fatuo. Avevo fatto dei provini. Ma non è che avessi una cultura teatrale. Feci piccole cose. Erano gli anni in cui a Roma c’erano le famose cantine e si faceva molta avanguardia. Restai folgorato da Carmelo Bene che recitava in Caligola di Albert Camus. Carmelo curò anche la regia e i costumi. Lo guardai con ammirazione. Aveva solo tre anni più di me. Ma era come se tra di noi ci fossero secoli di distanza“.
Proietti ha alternato teatro più impegnato a teatro cabaret, esibizioni in locali e night club, cinema e tv (recitando in commedie, in ruoli drammatici e occupandosi anche di doppiaggio).
Uno degli spettacoli teatrali di maggior successo è “A me gli occhi, please“. Verso la fine degli anni ’70, con lo sceneggiato “I grandi camaleonti“, ha fatto il suo debutto in televisione.
Nel cinema ha reciptato con Vittorio Gassman, Gina Lollobrigida, Elio Petri, Ugo Tognazzi, e anche in alcuni film di Tinto Brass. Nel 1970 ha recitato nel film “La Tosca“, con Monica Vitti. Nel 1976 ha interpretato il suo personaggio più noto: Bruno Fioretti (alias Mandrake), protagonista della commedia “Febbre da cavallo“.
Dagli anni ’80 in poi si è dedicato più a teatro e televisione: nel 1983 è stato conduttore di “Fantastico 4” e protagonista del programma “Io a modo mio“. Dal 1996 fino al 2005 è stato il protagonista del “Maresciallo Rocca“.
Si è fatto notare anche come doppiatore, dando la voce ad attori come Robert De Niro, Richard Burton, Dustin Hoffman, Charlton Heston, Marlon Brando, Sylvester Stallone (in Rocky, il primo, del 1976).
Nel 2019 ha interpretato Mangiafuoco nel “Pinocchio” di Matteo Garrone.
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