Il governo italiano ha deciso di acquistare 24 nuovi caccia Eurofighter Typhoon per 7 miliardi di euro, in linea con le promesse di Meloni agli alleati della NATO di aumentare le spese militari
Via libera del governo italiano all’acquisto di 24 nuovi caccia bombardieri per 7 miliardi di euro. Il governo italiano ha deciso di acquistare 24 nuovi caccia Eurofighter Typhoon per 7 miliardi di euro, in linea con le promesse di Giorgia Meloni agli alleati della NATO di aumentare le spese militari. Un decreto urgente, sottoscritto dal ministro Guido Crosetto e arrivato in commissione Difesa, richiede l’approvazione per questo programma d’acquisto, che prevede una spesa iniziale di circa 700 milioni fino al 2030, con il resto dei fondi da recuperare entro il 2034. La decisione arriva subito dopo il vertice NATO a Washington, dove Meloni ha riaffermato l’impegno dell’Italia a raggiungere il 2% del PIL in spese militari.
Il governo ha sottolineato che il contesto geopolitico internazionale è diventato più complesso e che l’aerospaziale è teatro di nuove minacce. L’Aeronautica Militare ha rilevato vulnerabilità nella difesa aerea a causa della prossima dismissione degli Eurofighter a partire dal 2028 e dei Tornado entro il 2027. Pertanto, è necessario un maggiore impegno da parte dei paesi NATO per garantire la difesa aerea.
I deputati del Movimento 5 Stelle hanno criticato la decisione, definendola una spesa eccessiva. Arnaldo Lomuti ha sottolineato che questa richiesta porta a 33 miliardi l’onere totale dei programmi militari presentati da Crosetto dall’inizio della legislatura, di cui quasi 22 miliardi destinati a nuovi armamenti.
Nel 2024, il bilancio del Ministero della Difesa italiano supera per la prima volta i 29 miliardi di euro, con un aumento di 1,4 miliardi rispetto al 2023. Recentemente, è emersa la notizia di un possibile accordo per l’acquisto di 550 carri armati Panther e Lynx dall’azienda tedesca Rheinmetall, per un valore di 20 miliardi di euro, che sarebbe il più grande ordine di blindati nella storia dell’azienda.
In questo contesto, la Lega si sta smarcando dalla posizione di Fratelli d’Italia riguardo all’invio di truppe e armi in Ucraina, con Matteo Salvini che ha espresso perplessità su tali prospettive. Roberto Vannacci, neoeletto tra le file della Lega al Parlamento Europeo, ha lodato le recenti visite internazionali di Viktor Orban, sottolineando la necessità di un negoziato di pace. In contrasto, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ribadito la fedeltà italiana alla NATO e l’impegno a raggiungere l’obiettivo del 2% del PIL in spese militari.
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