Il bilancio delle vittime della Russia è un segreto di Stato, ma le ultime dichiarazioni del presidente Putin suggeriscono grandi perdite russe
Putin ha (forse) svelato un segreto sul numero delle vittime russe in Ucraina. Le dichiarazioni recenti del presidente russo Vladimir Putin hanno gettato luce sulle perdite subite dall’esercito russo durante il conflitto in Ucraina, un dato finora tenuto segreto dal Cremlino.
Putin, nel contesto delle elezioni europee e del dibattito sulla situazione in Ucraina, ha fornito indicazioni sulle perdite russe, sottolineando che l’obiettivo della Russia non è di attaccare la NATO, poiché le capacità militari non lo consentirebbero.
Quante sono le vittime della guerra in Ucraina?
Il Cremlino e le forze armate russe non hanno condiviso dati ufficiali sul numero di vittime nella guerra in Ucraina. L’ultimo dato ufficiale, fornito nel settembre 2022 da Sergei Shoigu, allora ministro della Difesa, indicava 5937 soldati russi uccisi, ma questa cifra è stata considerata inferiore alle effettive perdite russe.
Recentemente, il presidente Vladimir Putin ha fornito dettagli sulle vittime in Ucraina durante un incontro con agenzie di stampa russe e internazionali. Ha dichiarato che le perdite russe, specialmente quelle irreparabili, sono significativamente inferiori a quelle dell’Ucraina, con un rapporto di 1 a 5 per le perdite irreparabili.
Secondo Putin, l’esercito ucraino avrebbe subito circa 50.000 vittime al mese, un dato che alcuni esperti mettono in dubbio. Tuttavia, almeno la metà di queste vittime sarebbero morti. Stando a queste dichiarazioni, si stima che almeno 25.000 uomini muoiano ogni mese nella guerra russo-ucraina.
Utilizzando il rapporto di 1:5, si può calcolare che la Russia perda solo 1/5 delle unità ucraine, risultando in circa 5.000 morti russi al mese. Moltiplicando questo dato per i 27 mesi della guerra, si ottiene una stima totale di 135.000 vittime russe.
Il messaggio dietro al numero delle vittime in Ucraina
I dati forniti da Putin devono essere interpretati con cautela, considerando che le parti coinvolte nella guerra hanno un chiaro interesse a minimizzare le perdite avversarie e a gonfiare le proprie.
Esperti come Mette Skak, professore emerito di Scienze Politiche presso l’Università di Aarhus, evidenziano la gravità delle perdite russe, paragonandole a conflitti passati. Le perdite russe, secondo fonti occidentali, includono un ampio numero di soldati, dimostrando il costo umano significativo del conflitto.
Le dichiarazioni di Putin potrebbero avere intenti specifici, come attirare l’attenzione dei media nazionali sulle perdite ucraine per distogliere l’attenzione dalle perdite russe, che potrebbero essere motivo di preoccupazione per il Paese.
Le stime occidentali sulle perdite russe divergono notevolmente dalle dichiarazioni ufficiali russe. Ad esempio, il ministro francese per gli Affari europei e gli affari esteri ha dichiarato perdite militari russe molto superiori, con 150.000 soldati uccisi.
Anche il numero di vittime ucraine non è chiaro pubblicamente. Il presidente Zelensky ha dichiarato che 31.000 soldati ucraini sono morti durante il conflitto, ma potrebbe esserci un sottovalutazione intenzionale per evitare pressioni politiche.
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