Perché l’Ungheria ha bloccato gli aiuti militari dell’Ue all’Ucraina

L’Ungheria ha bloccato gli aiuti militari dell’Unione Europea all’Ucraina a causa della presenza della banca ungherese Otp nell’elenco degli “sponsor internazionali della guerra” redatto dal governo di Kiev

Perché l'Ungheria ha bloccato gli aiuti militari dell'Ue all'Ucraina
Perché l’Ungheria ha bloccato gli aiuti militari dell’Ue all’Ucraina. I ministri degli Esteri dell’UE non sono riusciti a raggiungere un accordo sulla nuova tranche di aiuti militari, nonostante la volontà della Commissione e di molti paesi europei di stanziare ulteriori 500 milioni di euro attraverso lo European Peace Facility, portando il totale degli aiuti all’Ucraina a 5,6 miliardi di euro.

L’Ungheria ha bloccato gli aiuti militari dell’Unione Europea all’Ucraina a causa della presenza della banca ungherese Otp nell’elenco degli “sponsor internazionali della guerra” redatto dal governo di Kiev.

Il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, ha dichiarato che l’Ungheria si opporrà al pagamento dei 500 milioni di euro fintanto che l’Ucraina manterrà la banca Otp nella lista degli “sponsor internazionali della guerra“. Ha sottolineato l’importanza di Otp come la più grande banca ungherese e un attore chiave nell’economia del paese.

Secondo l’agenzia anticorruzione ucraina, la banca Otp fornisce condizioni preferenziali ai militari russi e li ricompensa per i crimini di guerra commessi. Tuttavia, la banca ha respinto queste accuse, definendole il risultato di un’analisi errata e parziale. La banca ha sottolineato di possedere solo lo 0,17% delle attività in Russia e di aver sospeso le operazioni nei territori contesi.

La lista nera dell’Ucraina non ha conseguenze legali concrete, ma ha un impatto significativo sull’immagine delle 26 aziende europee e degli individui inclusi nell’elenco. Queste aziende rischiano di subire danni reputazionali, così come i singoli individui, tra cui diversi italiani, che occupano posizioni di rilievo in queste imprese e sono stati etichettati come “sponsor internazionali della guerra” da Kiev.

La Germania ha richiesto all’Ungheria di rivedere la sua posizione e ha sottolineato le accuse mosse dall’Ucraina contro OTP Bank. Alcuni paesi europei, tra cui l’Estonia e la Svezia, hanno fatto appello all’Ungheria affinché cambi idea.

L’alto rappresentante dell’UE per gli Affari esteri, Josep Borrell, ha dichiarato di essere al lavoro per risolvere la questione diplomatica e sbloccare la prossima tranche di aiuti. Ha sottolineato l’importanza di fare tutto il possibile, sia a livello bilaterale che multilaterale, per approvare il prossimo pacchetto di sostegno militare all’Ucraina. Nei prossimi giorni si saprà se gli argomenti di Borrell riusciranno a convincere l’Ungheria a cambiare idea.

Nel frattempo, il primo ministro ungherese, Viktor Orbán, ha dichiarato in un’intervista a Bloomberg che non c’è alcuna possibilità per l’Ucraina di vincere questa guerra, lanciando una sfida a Bruxelles e all’Alleanza Atlantica. La situazione rimane quindi delicata, con l’Ungheria come unico ostacolo al sostegno europeo all’Ucraina.

Al momento, quindi, l’Ungheria rimane l’unico paese che si oppone alla linea europea di sostegno all’Ucraina, bloccando non solo il pacchetto di sostegno, ma anche l’introduzione di nuove sanzioni contro la Russia.

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