Sebbene l’Italia non disponga attualmente di aerei F-16, potrebbe comunque fornire un contributo all’addestramento dei piloti ucraini
Saranno addestrati in Italia i piloti ucraini all’uso dei Jet F16? Sebbene l’Italia non disponga attualmente di aerei F-16, potrebbe comunque fornire un contributo all’addestramento dei piloti ucraini. Questo potrebbe avvenire attraverso la collaborazione con basi NATO che ancora utilizzano gli F-16 e l’invio di personale di volo e assistenza tecnica.
L’addestramento potrebbe durare circa 4 mesi, con un focus sulla difesa del territorio nazionale ucraino. L’Italia ha già approvato la cooperazione nell’addestramento di militari ucraini, ma eventuali decisioni specifiche saranno comunicate al Parlamento.
Domande e risposte
Quale contributo potrebbe fornire l’Italia nell’addestramento di piloti ucraini sugli F-16?
Attualmente, non disponiamo di aerei F-16 in Italia, poiché sono stati restituiti agli Stati Uniti nel maggio 2012 al termine del contratto di leasing. Tuttavia, ciò non significa che l’Italia non possa contribuire all’addestramento dei piloti ucraini. Secondo il generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, l’Italia potrebbe fornire personale di volo e assistenza tecnica a terra presso una delle basi NATO che ancora utilizzano gli F-16, come Olanda, Danimarca, Portogallo, Polonia e Turchia. Gli istruttori italiani potrebbero collaborare nell’organizzazione dell’addestramento in queste basi. Attualmente, gli F-16 italiani sono operativi solo presso la base aerea di Aviano, sotto la gestione dell’USAF.
Chi sono gli addestratori che l’Italia potrebbe schierare?
Considerando che sono passati oltre 10 anni dalla nostra esperienza con gli F-16, alcuni istruttori sono andati in pensione, mentre altri occupano posizioni di comando. Tuttavia, ci sono ancora molti istruttori giovani che potrebbero essere richiamati per partecipare all’addestramento dei piloti ucraini. Secondo il generale Tricarico, per riprendere confidenza con l’F-16 sarebbero necessari solo 2 o 3 voli, poiché l’aggiornamento richiede poco tempo. Un’alternativa potrebbe essere l’addestramento degli ucraini presso i centri di eccellenza italiani a Lecce e Cagliari, ma utilizzando gli aerei Aermacchi MB-339 e M-346 Master.
Il modello di F-16 previsto per l’Ucraina è simile a quello italiano?
Il modello di F-16 che potrebbe essere concesso all’Ucraina è specifico per la difesa del territorio nazionale. L’Italia aveva la versione Air Defense Fighter (ADF), ma ciò non significa che gli F-16 verranno utilizzati esclusivamente per la difesa dello spazio aereo. Dato che l’Ucraina si trova in una situazione di difesa da un’invasione, gli aerei potrebbero anche essere impiegati per colpire obiettivi russi presenti sul proprio territorio.
Quanto durerebbe l’addestramento degli ucraini?
L’addestramento dei piloti ucraini per gli F-16 potrebbe durare circa quattro mesi. Due mesi sarebbero necessari per acquisire le competenze di base per pilotare l’aereo, mentre gli altri due mesi, forse anche di più, sarebbero dedicati all’utilizzo dei sistemi di combattimento dell’aereo. È importante notare che dato il contesto di guerra in corso in Ucraina, alcuni passaggi dell’addestramento potrebbero essere abbreviati o saltati, concentrandosi sugli aspetti essenziali per la difesa del territorio. Tuttavia, anche l’addestramento dell’assistenza tecnica a terra ucraina richiederebbe circa sei mesi. Per quanto riguarda i piloti, si prevede che si inizierà con i migliori piloti (“top gun”) per poi abbassare gradualmente il livello di abilità richiesto.
Serve l’ok delle Camere?
L’addestramento di militari ucraini in altri Paesi della NATO, compresa l’Italia, è già incluso nei pacchetti di cooperazione approvati dal Parlamento italiano a partire dal 2022. Tuttavia, se verranno prese decisioni specifiche riguardanti l’addestramento dei piloti ucraini sugli F-16, il Parlamento sarà informato di tali decisioni, come chiarito dal ministro degli Esteri Tajani.
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