Durante un’intervista rilasciata al quotidiano inglese The Times, il ministro della Difesa del Regno Unito ha dichiarato che l’Italia sarebbe coinvolta nella fornitura di missili a lungo raggio Storm Shadow all’Ucraina
L’Italia sta inviando missili a lungo raggio all’Ucraina? Secondo quanto dichiarato dal ministro della Difesa del Regno Unito, Grant Shapps, in un’intervista al quotidiano inglese The Times, l’Italia potrebbe essere coinvolta nella fornitura di missili a lungo raggio Storm Shadow all’Ucraina nel contesto del conflitto con la Russia. Shapps ha affermato che Regno Unito, Francia e Italia avrebbero posizionato questi missili per l’uso, in particolare nella regione della Crimea. Tuttavia, il contenuto esatto del pacchetto di aiuti inviato dall’Italia all’Ucraina non è pubblico, poiché il governo ha esteso il segreto sulle liste degli armamenti e degli equipaggiamenti militari forniti a Kiev fino al 2024.
Il ministro britannico ha anche menzionato il Taurus, lo Storm Shadow e lo Scalp come armi efficaci e limitate in quantità, sottolineando che molti di essi sono disponibili in Germania e dovrebbero essere forniti all’Ucraina per fare una differenza significativa.
Dibattito in Italia sull’invio di missili a lungo raggio all’Ucraina
L’opposizione parlamentare ha sollevato un dibattito chiedendo chiarimenti se l’Italia abbia effettivamente inviato missili a lungo raggio all’Ucraina. Inoltre, ci sono preoccupazioni sul possibile contrasto tra l’invio di tali armamenti e il principio costituzionale italiano che ripudia la guerra come strumento di offesa e di risoluzione dei conflitti internazionali.
Anche se gli Stati Uniti hanno fornito missili a lungo raggio Atacms all’Ucraina e il Regno Unito ha inviato missili Storm Shadow, fino a quel momento molti Paesi della NATO avevano evitato di inviare armi a lungo raggio per timore che fossero utilizzate contro la Russia.
Problemi di trasparenza sugli aiuti militari all’Ucraina
Il governo italiano ha avuto problemi di trasparenza riguardo agli aiuti militari inviati all’Ucraina. È emerso che nel 2023 l’Italia ha venduto armi all’Ucraina per un valore di 417 milioni di euro, una circostanza che ha sollevato interrogativi sull’autorizzazione e sulla comunicazione di tali vendite al Parlamento. Le richieste di spiegazioni da parte dell’opposizione sono rimaste senza risposta.
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