L’esercito israeliano ha compiuto un attacco mirato nella periferia di Beirut, in Libano, per uccidere il comandante di Hezbollah ritenuto responsabile del lancio del razzo che lo scorso sabato ha ucciso 12 bambini e ragazzi a Majdal Shams
L’esercito israeliano ha compiuto un attacco mirato nella periferia di Beirut, in Libano, per uccidere il comandante di Hezbollah ritenuto responsabile del lancio del razzo che lo scorso sabato ha ucciso 12 bambini e ragazzi a Majdal Shams, una cittadina sulle alture del Golan.
Secondo l’agenzia di stampa nazionale del Libano, l’attacco è avvenuto nella zona intorno al quartiere di Haret Hreik, dove si trova la sede del Consiglio della Shura di Hezbollah. L’attacco avrebbe causato il parziale crollo di un edificio vicino a un ospedale. Non è ancora chiaro se l’attacco sia stato compiuto da un aereo o con un drone, né quanti morti e feriti ci siano: l’agenzia di stampa nazionale del Libano parla di almeno un morto e di diversi feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni.
Israele non ha ancora confermato l’identità del comandante che voleva colpire a Beirut, ma secondo alcune agenzie di stampa potrebbe trattarsi di Muhsin Shukr, uno dei principali collaboratori del segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Tuttavia, il sito Lebanon 24 scrive che, secondo quanto comunicato da Hezbollah, l’attacco israeliano “è fallito” e che Muhsin Shukr è sopravvissuto, mentre il quotidiano Times of Israel, citando altre fonti, riferisce che è morto.
Il rischio principale è che queste ritorsioni e le loro conseguenze possano provocare l’inizio di una guerra aperta tra Israele e Hezbollah, che sostiene Hamas in Palestina. In serata, la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre ha ribadito che una guerra tra Hezbollah e Israele “non è inevitabile” e che è possibile trovare una soluzione diplomatica.
L’attacco di Majdal Shams, una cittadina di circa 11 mila abitanti, è stato compiuto sabato ai margini di un campo da calcio, mentre decine di bambini e ragazzini giocavano e guardavano le partite. Sono morti in dodici, tra i 10 e i 16 anni[1]. Hezbollah, che lancia contro il sud di Israele decine di razzi al giorno, a cui Israele risponde con altri attacchi, dopo che si è saputa la portata della strage ha negato di aver lanciato il razzo contro Majdal Shams: è la prima volta dall’inizio della guerra a Gaza che Hezbollah smentisce il lancio di un razzo nel nord di Israele.
Potrebbero interessarti anche questi articoli:
FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].
Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.