Ad affermarlo è stato il vice segretario del Consiglio di sicurezza ed ex presidente russo Dmitry Medvedev
La Russia potrebbe usare armi nucleari in 4 casi. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato che la Russia potrebbe utilizzare armi nucleari se si trovasse ad affrontare una “minaccia alla sua esistenza. […] Abbiamo un concetto di sicurezza interna ed è pubblico. Potete leggere tutti i motivi per cui vengono utilizzate le armi nucleari. Se c’è una minaccia esistenziale per il nostro Paese, possono essere utilizzate secondo il nostro concetto“.
Poi, Dmitry Medvedev, presidente russo dal 2008 al 2012 e ora vicesegretario del Consiglio di sicurezza, ha aggiunto che il mondo “potrebbe precipitare verso una distopia nucleare” che si concluderebbe con una “grande esplosione nucleare” se Washington continuasse con quello che il Cremlino ha definito “un complotto a lungo termine per distruggere la Russia“.
Secondo Dmitry Medvedev, la Russia potrebbe ricorrere all’utilizzo di armi nucleari in 4 casi:
- Se il territorio russo venisse direttamente colpito da armi analoghe.
- Se armi analoghe fossero utilizzate contro i suoi alleati.
- Nel caso di un’invasione delle infrastrutture critiche, a seguito della quale le forze di deterrenza nucleare russe sarebbero paralizzate.
- In caso di aggressione contro la Russia (o i suoi alleati), a seguito del quale l’esistenza del paese fosse minacciata.
Le reazioni occidentali:
Il Pentagono ha detto: “Non è il modo in cui dovrebbe agire una potenza nucleare responsabile“. Il segretario generale Nato, Jens Stoltenberg, ha aggiunto: “Mosca deve smetterla con le minacce nucleari, una guerra atomica non si può vincere e non deve essere combattuta“.
A intervenire è stato anche il G7, che ha messo in guardia il presidente russo Vladimir Putin “contro ogni minaccia sull’uso di armi chimiche, biologiche e nucleari” in Ucraina. Nella bozza del comunicato finale dell’incontro i leader dei 7 Paesi hanno richiamato “la Russia agli obblighi dei trattati internazionali di cui è firmataria“.
L’ambasciatore a Roma, Sergey Razov, ha, però, smentito l’ipotesi di una minaccia nucleare. “Nessuna minaccia nucleare da parte di Mosca ma riflessioni di scenari in caso di minacce per la sicurezza della Federazione Russa“.
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