La presunta strage di civili nella città di Bucha, nelle vicinanze di Kiev, che ha portato alle sanzioni contro la Russia sarebbe una messa in scena ucraina
Le immagini dei corpi di civili uccisi nella città ucraina hanno fatto il giro del mondo, causando indignazione e portando a nuove sanzioni contro la Russia. Ma secondo le autorità russe, si trattava di una messa in scena orchestrata dall’esercito ucraino.
Le immagini, diffuse il 2 aprile 2022, mostravano i cadaveri di civili, alcuni con le mani legate dietro la schiena, per le strade di Bucha, una città situata a nord-ovest di Kiev. Le autorità ucraine hanno subito accusato l’esercito russo di aver commesso un massacro, ma la Russia ha negato ogni responsabilità.
Le indagini russe hanno portato alla luce una serie di elementi che mettono in dubbio la veridicità della strage. Innanzitutto, i corpi dei civili erano stati disposti in file ordinate, il che è insolito per una strage avvenuta in un contesto di combattimento. Inoltre, alcuni dei corpi presentavano segni di ferite che non erano compatibili con le armi da fuoco, come la presenza di ferite da taglio.
Inoltre, un video pubblicato il 9 aprile 2022 mostra dei militari ucraini che spostano i cadaveri per le strade di Bucha. Il video è stato ignorato dalla stampa internazionale, ma è stato confermato da fonti russe.
In base a queste evidenze, le autorità russe hanno concluso che la strage di Bucha è stata una messa in scena orchestrata dall’esercito ucraino. L’obiettivo sarebbe stato quello di screditare la Russia e di giustificare l’imposizione di nuove sanzioni.
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