Israele sta attuando operazioni militari in Cisgiordania, un’azione che si sta intensificando mentre l’attenzione globale è rivolta ad altre crisi
La Cisgiordania si sta trasformando in una nuova Gaza? Israele sta attuando operazioni militari in Cisgiordania, un’azione che si sta intensificando mentre l’attenzione globale è rivolta ad altre crisi. Nonostante i riflettori siano puntati su Gaza, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) continuano a bombardare la Striscia, causando numerose vittime. Negli ultimi dieci giorni, la città di Jenin ha subito un assedio che ha devastato le sue infrastrutture, lasciando gli abitanti privi di cibo e acqua. L’esercito israeliano ha ampliato le operazioni in altre località della Cisgiordania, cercando di colpire le brigate palestinesi più attive, ma lasciando dietro di sé una scia di distruzione.
Assalto a Jenin
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Wafa, l’assalto a Jenin è terminato il 6 settembre, con un bilancio di almeno 21 morti e oltre 130 feriti. Durante le operazioni, le IDF hanno attaccato case, ospedali, strade e ambulanze, colpendo civili di ogni età, giornalisti e medici. Hanno imposto un coprifuoco e costretto molte persone a lasciare le proprie case, ostacolando anche il lavoro degli operatori umanitari. La Municipalità di Jenin ha dichiarato che il 70% delle infrastrutture stradali è stato distrutto e che l’80% della città ha subito interruzioni nelle forniture idriche. Inoltre, sono stati saccheggiati circa 20 chilometri di reti idriche, elettriche e di telecomunicazione, e molti generatori di energia sono stati distrutti.
Espansione delle operazioni
Nonostante il ritiro apparente delle truppe israeliane, molti cittadini di Jenin temono nuove incursioni. Le IDF non hanno smantellato le loro stazioni di controllo e hanno annunciato che continueranno le operazioni fino al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Le operazioni non si limitano a Jenin, ma si stanno espandendo ad altre aree come i Governatorati di Tubas e Tulkarem, dove sono stati registrati attacchi simili. A Tubas, le IDF hanno ucciso almeno 10 persone e distrutto infrastrutture, mentre a Tulkarem sono stati uccisi almeno 8 palestinesi e imposti coprifuoco e restrizioni.
Altre aree colpite
Hebron è un’altra area colpita, con le IDF che hanno negato il passaggio delle ambulanze e ostacolato i servizi essenziali. Anche a Betlemme, Qalqilya, Ramallah, Salfit, Gerico e Nablus si stanno verificando raid simili. A Nablus, è stata uccisa un’attivista turco-statunitense, il cui omicidio ha suscitato indignazione in Occidente. In generale, tutte le aree della Cisgiordania sono coinvolte nelle operazioni, che comportano attacchi e arresti di civili. La situazione è quindi estremamente grave e preoccupante, con un aumento della violenza e della distruzione in corso.
Potrebbero interessarti anche questi articoli:
FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].
Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.