L’esercito israeliano ha dichiarato di essere certo di aver ucciso Mohammed Deif, leader militare di Hamas, in un attacco aereo avvenuto il 13 luglio
L’esercito israeliano ha dichiarato di essere certo di aver ucciso Mohammed Deif, leader militare di Hamas, in un attacco aereo avvenuto il 13 luglio. L’attacco ha colpito una villa di proprietà della famiglia di Rafa Salameh, un comandante della Brigata Khan Yunis, e secondo i funzionari militari, Deif si trovava nella villa al momento dell’attacco. La conferma della sua morte è arrivata solo oggi, dopo che Israele ha ricevuto nuove informazioni dai servizi di intelligence, senza però rivelare la fonte.
Deif, noto per la sua capacità di sfuggire ai tentativi di assassinio, era considerato un obiettivo di alto profilo da parte di Israele. Negli ultimi vent’anni, aveva sopravvissuto a numerosi tentativi di omicidio, durante i quali erano morti membri della sua famiglia. Gli Stati Uniti lo consideravano un terrorista e, a maggio, la Corte penale internazionale aveva richiesto un mandato di arresto per lui per crimini di guerra legati agli attacchi del 7 ottobre 2023.
Il suo nome, che in arabo significa “ospite”, riflette la sua abitudine di spostarsi frequentemente per evitare di essere catturato. Deif era il secondo sulla lista delle minacce per Israele, dopo Yahya Sinwar, il capo politico di Hamas. Michael Milshtein, ex funzionario dell’intelligence israeliana, lo aveva definito “il cuore pulsante del braccio armato di Hamas”.
Secondo il Jerusalem Times, alcuni membri di Hamas e Hezbollah erano già a conoscenza della morte di Deif da settimane. La sua uccisione rappresenta una significativa perdita per Hamas, che ha subito altre perdite importanti nelle sue file.
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