I Paesi che stanno salvando la Russia dall’isolamento

Diversi Paesi in tutto il mondo stanno fornendo sostegno alla Russia, creando una rete di amicizie che si estende dalla Cina all’Africa, passando per il Medio Oriente e l’Europa

I Paesi che stanno salvando la Russia dall'isolamento

I Paesi che stanno salvando la Russia dall’isolamento. Diversi Paesi in tutto il mondo stanno fornendo sostegno alla Russia, creando una rete di amicizie che si estende dalla Cina all’Africa, passando per il Medio Oriente e l’Europa. Questi Stati stanno contribuendo a salvare Mosca dall’isolamento e a rafforzarla.

Nonostante le sanzioni imposte dagli Stati Uniti e dai Paesi occidentali a seguito della guerra in Ucraina, il tentativo di isolare la Russia non ha avuto successo finora. La rete di Paesi amici della Russia è costituita da nazioni che hanno varie ragioni per mantenere legami con Mosca, che possono essere di natura politica, economica, o ideologica.

In un contesto mondiale sempre più frammentato e competitivo, i legami tra la Russia di Putin e altri Stati hanno diverse implicazioni. Molti Paesi si uniscono alla Russia per difendere interessi comuni in forum internazionali come il G20 o per contrapporsi alle potenze occidentali nei gruppi come i BRICS.

Le motivazioni dietro questa cooperazione variano: alcuni Paesi sono interessati principalmente a vantaggi energetici, commerciali o economici, mentre altri cercano collaborazioni nel settore militare o degli armamenti. In molti casi, esiste una condivisione di visione con la Russia nel desiderio di sfidare l’ordine mondiale guidato dagli Stati Uniti dopo la fine della Guerra Fredda. Questi sono i Paesi che stanno evitando l’isolamento della Russia.

I Paesi che stanno salvando la Russia dall’isolamento
Cina

La Cina è diventata un importante punto di riferimento per la Russia, sia dal punto di vista diplomatico che economico. La Russia acquista una varietà di prodotti dalla Cina, tra cui prodotti elettronici, attrezzature industriali e automobili, mentre vende petrolio e gas al mercato asiatico, spesso a prezzi scontati rispetto ai prezzi applicati in Europa.

Nel 2023, il commercio bilaterale tra Russia e Cina ha raggiunto un record di 240 miliardi di dollari. Inoltre, la Cina è un alleato strategico per la Russia, condividendo l’obiettivo di sfidare l’ordine internazionale guidato dagli Stati Uniti e di escludere le influenze occidentali dalla regione asiatica.

Russia e Cina coordinano sempre più le loro azioni al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, dove entrambi esercitano il diritto di veto e collaborano per contrastare gli interessi degli Stati Uniti. La cooperazione militare tra i due Paesi si sta intensificando, con la Russia che ha venduto alla Cina alcuni dei suoi sistemi d’arma più avanzati.

Arabia Saudita

L’Arabia Saudita, dall’altra parte, ha evitato di condannare la Russia all’inizio del conflitto in Ucraina. Putin ha visitato il Regno in dicembre, dimostrando che era ancora ben accolto in alcune parti del mondo. Oltre alla partnership con l’OPEC+, l’Arabia Saudita ha beneficiato del sostegno russo per evitare il suo isolamento internazionale.

Putin è stato uno dei pochi leader a mostrare solidarietà con il principe ereditario Mohammed bin Salman al vertice del G-20 nel 2018, nonostante l’omicidio dell’editorialista del Washington Post Jamal Khashoggi. Nonostante la recente inversione di rotta della politica estera statunitense nei confronti dell’Arabia Saudita, è probabile che i legami tra la Russia e il Regno continuino a rafforzarsi, poiché entrambi i Paesi sono guidati da interessi economici e politici comuni.

Iran

La Russia ha stretto legami significativi con l’Iran, sia in ambito militare che commerciale. Ha cercato il supporto dell’Iran per ottenere droni da impiegare nel conflitto in Ucraina e sta lavorando alla creazione di una rotta commerciale con Teheran che collega la Russia all’India, potenzialmente mitigando gli effetti delle sanzioni internazionali.

Funzionari russi e iraniani hanno discusso della possibilità di rafforzare la cooperazione finanziaria e bancaria per attenuare l’impatto delle sanzioni. L’Iran ha manifestato interesse nell’acquisire armamenti dalla Russia, inclusi sistemi di difesa aerea e aerei da combattimento per sostituire attrezzature obsolete. Inoltre, Teheran ha affidato a Mosca la costruzione della centrale nucleare di Bushehr. L’Iran si è unito alla Russia nel sostenere il presidente siriano Bashar al-Assad durante la guerra civile in Siria, condividendo l’ostilità di Mosca nei confronti della presenza statunitense in Medio Oriente.

Turchia

Per quanto riguarda la Turchia, Putin deve gestire una complessa relazione di rivalità e cooperazione con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, soprattutto nei teatri di conflitto come la Siria, la Libia e la regione del Caucaso. Nonostante le tensioni geopolitiche, Putin promuove il commercio con la Turchia, che rappresenta il terzo mercato di esportazione della Russia. La Turchia è diventata anche un importante canale per le importazioni indirette di beni soggetti a sanzioni, oltre a contribuire a mantenere i legami globali della Russia.

Nonostante il sostegno all’Ucraina nel conflitto in corso, Erdogan ha rifiutato di aderire alle sanzioni contro la Russia, considerando che il Paese fornisce una parte significativa del gas naturale alla Turchia e sta costruendo la sua prima centrale nucleare. Inoltre, settori chiave dell’economia turca, come il turismo e l’agricoltura, dipendono ampiamente dal mercato russo. Erdogan si è anche proposto come mediatore tra Russia e Ucraina, contribuendo alla definizione di accordi sul commercio di grano e sugli scambi di prigionieri.

India

L’India, uno dei maggiori consumatori mondiali di petrolio, ha beneficiato di prezzi scontati sul petrolio russo dall’invasione dell’Ucraina, ma l’applicazione più rigorosa delle sanzioni statunitensi ha ora minato queste forniture. Il rapporto con l’India conferisce legittimità alla Russia, soprattutto considerando il suo ruolo di potenza emergente nel cosiddetto Sud del mondo. Inoltre, la Russia è un fornitore affidabile di armamenti e ha sostenuto gli interessi indiani utilizzando il suo potere di veto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Questi stretti legami forniscono all’India un contrappeso rispetto ad altre grandi potenze globali, garantendo un grado di autonomia strategica.

Sud Africa

Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha rifiutato di condannare Putin per la guerra in corso in Ucraina o di sostenere le risoluzioni delle Nazioni Unite che condannano l’invasione russa. Entrambi i Paesi sono membri dei BRICS e interagiscono regolarmente in questi forum. Ramaphosa ha persuaso Putin a partecipare virtualmente a un vertice dei BRICS a Johannesburg, evitando così una situazione imbarazzante per il Sudafrica. Sebbene il volume del commercio tra Russia e Sudafrica sia modesto, i due Paesi hanno legami storici radicati nella posizione dell’Unione Sovietica contro l’apartheid in Sud Africa. Durante quel periodo, molti leader del Congresso Nazionale Africano hanno ricevuto rifugio e addestramento militare in Russia. Nonostante questo, i piani per la costruzione di nuove centrali nucleari in Sud Africa da parte di aziende russe sono stati congelati a seguito del cambiamento di governo in Sudafrica nel 2018, principalmente a causa dei costi.

Ungheria

Il governo del primo ministro Viktor Orban in Ungheria ha mantenuto stretti legami con Putin. Orban ha incontrato il leader russo a Pechino lo scorso ottobre, fornendo a Putin un alleato all’interno dell’Unione Europea. Questo rapporto ha influito su varie questioni, incluso l’ostacolo agli aiuti finanziari all’Ucraina, minacciando di interferire nei colloqui di adesione di Kiev all’UE e ritardando l’adesione della Svezia alla NATO.

L’Ungheria è uno dei pochi paesi dell’UE che riceve ancora gas russo, e la società nucleare russa Rosatom è coinvolta nell’espansione della sua unica centrale nucleare. Nel frattempo, Orban riceve il sostegno di Mosca per la sua visione alternativa dell’ordine internazionale, contrapposta a quella guidata dagli Stati Uniti.

Corea del Nord

La Russia ha rafforzato i suoi legami con la Corea del Nord, soprattutto attraverso la crescente amicizia con Kim Jong Un. Mentre gli Stati Uniti e la Corea del Sud accusano la Corea del Nord di continuare ad avanzare nel suo arsenale nucleare, si afferma che la Russia fornisca cibo, materie prime e parti per armi a Pyongyang. La Russia ha anche opposto il veto a una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite volta ad ampliare un gruppo di esperti che monitorano lo sviluppo del programma nucleare nordcoreano.

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