Lavorare in Comune senza passare attraverso un concorso pubblico è possibile, ma si tratta di casi isolati e specifici
Quando è possibile lavorare in Comune senza concorso? Molte persone ambiscono a lavorare in Comune, in particolare se si tratta di quello della propria città, per evitare spostamenti e avere un lavoro stabile. Tuttavia, ottenere un impiego presso un Comune richiede generalmente il superamento di un concorso pubblico. I posti disponibili, soprattutto nei piccoli Comuni, sono pochi e molto richiesti anche da candidati provenienti da altre città. È importante ricordare che per partecipare a un concorso comunale non è necessario risiedere nel Comune stesso, basta possedere i requisiti di cittadinanza indicati nel bando, che spesso è aperto anche a stranieri con regolare permesso di soggiorno.
Esistono però alcune eccezioni in cui è possibile essere assunti in Comune senza concorso pubblico. La legge prevede delle situazioni particolari in cui è autorizzata l’assunzione diretta di un candidato, generalmente quando il profilo professionale del candidato giustifica tale deroga. Queste eccezioni si applicano non solo ai Comuni, ma a qualsiasi settore della Pubblica amministrazione.
È quindi essenziale capire quali siano i requisiti necessari per poter essere assunti direttamente dal Comune senza passare per un concorso. Inoltre, è importante conoscere gli strumenti di cui dispongono gli enti locali e altre amministrazioni per il reclutamento diretto.
Chiamata numerica per persone con disabilità
Le persone con disabilità hanno il diritto di essere assunte nella Pubblica amministrazione secondo l’articolo 35 del Decreto Legislativo n. 165/2001. Questo diritto è esteso sia al settore pubblico che a quello privato, dove la legge stabilisce delle quote obbligatorie di lavoratori invalidi, proporzionate al numero complessivo dei dipendenti. Per aziende con più di 50 dipendenti, la quota è del 7%, per aziende con 36-50 dipendenti è di due lavoratori, e per quelle con 15-35 dipendenti è di un solo lavoratore.
Le persone con disabilità che possono essere assunte nel Comune, in altri enti locali o nella Pubblica amministrazione devono avere almeno 18 anni e non aver raggiunto l’età pensionabile. La chiamata numerica, che permette l’assunzione senza concorso pubblico, si applica a diverse categorie di invalidi: invalidi civili con invalidità superiore al 45%, percettori di assegno ordinario di invalidità, invalidi del lavoro con percentuale d’invalidità superiore al 33%, non vedenti, sordi, invalidi di guerra, invalidi civili di guerra e invalidi per servizio.
Questa procedura di assunzione avviene tramite il Centro per l’impiego ed è riservata ai profili che richiedono come requisito la scuola dell’obbligo, senza titoli di studio superiori. Dopo la chiamata del Centro per l’impiego, la Pubblica amministrazione deve verificare la compatibilità dell’invalidità con le mansioni da svolgere.
Chiamata nominativa
È possibile lavorare presso gli uffici comunali o altre diramazioni della Pubblica Amministrazione senza concorso tramite la “chiamata nominativa“. Questa opportunità è riservata a specifiche categorie di persone, tra cui le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, le vittime del dovere e gli orfani di persone decedute per incidenti sul lavoro, i coniugi superstiti di chi è morto sul lavoro e i testimoni di giustizia.
La chiamata nominativa può essere utilizzata per reclutare personale fino al quinto livello retributivo nelle pubbliche amministrazioni e fino all’ottavo livello retributivo per il personale contrattualizzato nei Ministeri.
Esternalizzazione
Un’altra possibilità per lavorare in Comune e in altre pubbliche amministrazioni senza concorso è tramite l’esternalizzazione. Questa procedura è eccezionale e temporanea, utilizzata per reperire personale qualificato quando gli impiegati attuali non sono in grado di svolgere determinati compiti o mansioni specifiche.
Le persone assunte tramite esternalizzazione non devono superare alcun concorso pubblico. Il loro incarico è formalizzato con un contratto di lavoro autonomo e a tempo determinato, senza possibilità di trasformarlo in un contratto a tempo indeterminato. La prestazione richiesta deve essere temporanea e altamente qualificata, con durata, compenso e modalità di svolgimento specificati in anticipo.
Il rinnovo del contratto è ammesso solo se necessario per completare il progetto o la prestazione già avviati e in fase di completamento.
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