Dove sono le basi Nato in Italia?

Le basi Nato sono basi militari dove vengono accolti soldati e materiale dell’Organizzazione. Sono luoghi non soggetti ai poteri giuridici dello Stato in cui si trovano

Dove sono le basi Nato in Italia?
Dove sono le basi Nato in Italia? Tra le ragioni del conflitto in Ucraina ci sarebbe l’espansione dei confini della Nato. Al momento, l’Ucraina non è un membro della Nato, ma il presidente ucraino, Volodymir Zelensky, ha presentato richiesta per l’adesione dell’Ucraina all’Ue. La volontà dell’Ucraina di aderire al Trattato del Nord Atlantico costituirebbe, però, una minaccia per la Russia, oltre che una grave perdita economica e geopolitica.

Nonostante siano in corso i trattati per porre fine alla guerra, si teme che il conflitto possa provocare uno scontro tra Russia e Nato (che causerebbe la Terza Guerra Mondiale). Quindi, è importante sapere dove si trovano le basi della Nato in Italia.

Cosa sono le basi Nato?

Le basi Nato sono basi militari dove vengono accolti soldati e materiale dell’Organizzazione. Sono luoghi non soggetti ai poteri giuridici dello Stato in cui si trovano, ma anzi sono autonome e con delle proprie regole (i principi della Nato).

In Italia, le “basi Nato” si trovano dal 1949 (anno in cui fu firmato il Trattato del Nord Atlantico). All’epoca, nel nostro Paese, erano già presenti le basi militari americane (in seguito agli accordi del piano Marshall per la ricostruzione dell’Europa dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale).

Nelle basi Nato si svolgono attività di:
  • Addestramento militare;
  • Spionaggio;
  • Sperimentazione di apparecchiature segrete.
Le basi in Italia di NATO e Stati Uniti sono di 4 tipi:
  • Ci sono quelle concesse agli Stati Uniti in base a 2 accordi firmati negli anni ’50. Sono sotto comando italiano ma gli Stati Uniti detengono il controllo militare su equipaggiamento e operazioni;
  • Ci sono le basi NATO vere e proprie;
  • Ci sono le basi italiane messe a disposizione della NATO in base agli accordi dell’Alleanza Atlantica;
  • Ci sono le basi promiscue, (cioè, condivise da Italia, Stati Uniti e NATO).
Dove sono le basi Nato in Italia?

Al momento, quelle ufficialmente dichiarate sono 120, ma non è semplice quantificare il numero esatto di basi Nato in Italia. Infatti, si pensa che esistano almeno altre 20 basi militari (o residenziali) Usa coperte dal segreto militare. Si stima, infine, che i militari statunitensi in Italia siano circa 13.000.

Le “basi Nato” più importanti sono:
  • Sigonella (nella piana di Catania, in Sicilia): si trova l’aeroporto della US Navy nel Mediterraneo. E’ la base Nato più importante in Italia. A Sigonella sono custoditi i “Triton” e i “Reaper” (i droni killer). Inoltre, Sigonella funge da base di trasmissione dei dati necessari ai piani di volo e di attacco dei droni. In tutta la Sicilia, però, vi sono distribuite basi NATO. La Sicilia, infatti, ha un ruolo strategico come base di lancio per i super droni di ultima generazione, i “Global Hawk” (si tratta di aerei guidabili in remoto e costano oltre 200 milioni di dollari).
  • Taranto (Puglia): si trova il comando delle forze navali e anfibie offerto dall’Italia alla NATO.
  • Napoli (Campania): si trova uno dei 2 comandi operativi della NATO, l’Allied joint force command, che dipende direttamente dal quartier generale dell’organizzazione in Europa. A Napoli, inoltre, si trovano anche il comando del “Security force” dei Marines americani, la base dei sommergibili statunitensi e il Comando delle forze aeree statunitensi per il Mediterraneo.
  • Mondragone (in provincia di Caserta in Campania): si trova un sotterraneo antiatomico per il comando americano e NATO da utilizzare in caso di guerra (da diversi anni abbandono).
  • Roma (Lazio): nella città militare della Cecchignola si trova il NATO Defense College, è una scuola militare internazionale.
  • Gaeta (Lazio): nel porto della città è ospitata la nave ammiraglia e il comando della VI flotta statunitense.
  • Camp Darby (in provincia di Pisa e a breve distanza da Livorno): si trova un deposito di munizioni e bombe.
  • Poggio Renatico (in provincia di Ferrara): nella base aerea dell’aeronautica militare italiana si trova il Deployable air command and control centre della NATO. Controlla lo spazio aereo dell’alleanza atlantica ed è in grado di schierarsi ovunque per operazioni militari e missioni di pace.
  • La Spezia (Liguria): si trova il Centre for maritime research and experimentation (il centro della NATO che si occupa di ricerche in campo scientifico e tecnologico).
  • Solbiate Olona (in provincia di Varese, in Lombardia): nella caserma Ugo Mara si trova il Corpo d’armata italiano di reazione rapida della NATO, che può essere inviato velocemente ovunque in scenari di crisi. L’Italia fornisce il 70% dei militari mentre il restante 30% è costituito da soldati di altri paesi alleati. Il comando è affidato a un italiano.
  • Camp Ederle (Vicenza, in Veneto): si trova il comando US Army per l’Europa del Sud. E’ una base militare degli Stati Uniti dove sono di stanza migliaia di militari americani.
  • Motta di Livenza (in provincia di Treviso, in Veneto): nella caserma Mario Fiore si trova il “Multinational Cimic group” (il reparto multinazionale interforze a guida italiana che ha la funzione di coordinare e agevolare la cooperazione tra la componente militare e le organizzazioni civili dove si svolgono le operazioni). Queste forze possono essere velocemente spostate in qualsiasi parte del mondo.
  • Ghedi (in provincia Brescia, Lombardia): si trova un deposito di bombe nucleari.
  • Aviano (nel Friuli Venezia Giulia): si trova la più grande base aerea americana del Mediterraneo. E’ una struttura militare italiana utilizzato dall’Usaf (l’aeronautica militare statunitense). Anche qui sono costudite bombe nucleari

Nelle basi aree militari di Aviano e Ghedi sono custodite circa 70 testate nucleari.

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