Cos’è la “bomba sporca”?

Una “bomba sporca” (in inglese “dirty bomb”) è costituita da esplosivo tradizionale (come la dinamite) al quale viene aggiunto materiale radioattivo

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Cos’è la “bomba sporca”? La Russia ha accusato l’Ucraina di stare preparando “una bomba sporca” da usare “sul proprio territorio” per poi incolpare Mosca. In una nota congiunta, però, Stati Uniti, Francia e Regno Unito hanno respinto quest’ipotesi. Gli ucraini e l’Occidente sospettano che la Russia sia pronta a far esplodere essa stessa una bomba sporca per giustificare un’escalation militare.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha replicato che “la minaccia è reale” e, riferendosi alle potenze occidentali, ha aggiunto: “La loro sfiducia nei confronti delle informazioni trasmesse dalla parte russa, non significa che la minaccia di utilizzo di una tale ‘bomba sporca’ cessi di esistere“.

Secondo uno studio di Stefano Felician pubblicato sul sito del ministero della Difesa: “La bomba sporca ha come fine quello di interdire un area, più o meno vasta, cospargendola di materiale radioattivo. Ciò, come ovvio, comporterebbe l’immediata evacuazione dell’area, ed i conseguenti costi di bonifica. In caso poi di utilizzo di materiali radioattivi piuttosto pericolosi, a questi costi si dovrebbero aggiungere quelli della cura dei colpiti dalle radiazioni. Da qui l’origine di un’altra dizione, usata più nella letteratura scientifica americana, di RDD, o Radiological Dispersion Device, che sottolinea proprio al dispersione di materiale radioattivo conseguente l’esplosione“.

Cos’è una bomba sporca

Una “bomba sporca” (in inglese “dirty bomb”) è costituita da esplosivo tradizionale (come la dinamite), al quale viene aggiunto materiale radioattivo (come i radionuclidi Uranio-235, Cesio-137, Cobalto-60, Americio-241 Californio-252, Iridio-192, Plutonio-239, Stronzio-90 o Radio-226).

Viene anche chiamata “arma radiologica” e colpisce sia attraverso l’esplosione iniziale dell’esplosivo convenzionale che per le radiazioni e le contaminazioni che avvengono attraverso l’aria.

Le dimensioni della bomba sporca

Una bomba sporca può essere sia di dimensioni minuscole che grandi come furgoni.

Come si realizza la bomba sporca

Per realizzare uan bomba sporca non serve una competenza molto superiore a quella necessaria per una bomba convenzionale. La parte più difficile è venire in possesso del materiale radioattivo.

Differenze tra “bomba sporca e “bomba nucleare”

La bomba sporca non innesca una reazione nucleare (niente onda d’urto, radiazioni ionizzanti al momento dell’esposizione e lampo di calore). La sua potenzialità di contaminazione dipende, quindi, dalla quantità di materiale radioattivo utilizzato.

L’entità della contaminazione può dipendere da una serie di fattori (tra cui la dimensione dell’esplosivo, la quantità e il tipo di materiale radioattivo utilizzato, i mezzi di dispersione e le condizioni meteorologiche intervenute). Invece, gli effetti immediati sulla salute sarebbero determinati dalla quantità di radiazioni assorbite dal corpo, dal loro tipo e dalla distanza dall’esplosione degli individui coinvolti.

Secondo l’Ufpp (Ufficio federale della protezione della popolazione), una bomba nucleare uccide più persone in un raggio d’azione più ampio, mentre una bomba sporca in un luogo molto frequentato può causare la morte istantanea di circa 20 persone e diverse altri feriti.

Siccome le emissioni sono più basse e non dovrebbero causare patologie acute o morte, non viene classificata come “arma di distruzione di massa“. Al contrario, però, una esplosione può innescare una serie di altre conseguenze a catena: dall’ansia di contaminazione, a una risposta tramite conflitto ampio.

Attentati commessi con una bomba sporca

Sino ad oggi non sono noti attentati commessi con una bomba sporca. Sussistono, però, degli eventi che illustrano le conseguenze di una bomba sporca.

Ad esempio, secondo lo studio di Ufpp, nell’aprile 2002, nella città boliviana di Cochabamba si è verificato un incidente causato da un apparecchio radiografico industriale contenente iridio 192 radioattivo. Una sorgente di radiazioni staccatasi dal suo supporto non era stata rimessa nel suo involucro. Per questo motivo, durante il trasporto dell’apparecchio in autobus, i passeggeri sono stati esposti a elevate dosi di radiazioni. I lavoratori entrati in contatto con l’apparecchio difettoso sono stati esposti ad una dose di circa 200-900 mSv, i passeggeri dell’autobus a 20-500 mSv. I passeggeri esaminati non hanno però manifestato sintomi di una malattia da radiazioni.

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