Aracnofobia, la paura dei ragni

Aracnofobia (paura dei ragni): cos’è, cause, sintomi e rimedi, perché abbiamo questa fobia e come “guarire”

Cos'è l'Aracnofobia
Cos’è l’Aracnofobia. Chi soffre di questa fobia ha paura dei ragni e degli aracnidi in generale. La parola “aracnofobia” deriva dalla combinazione di 2 parole greche: “arachno” (che significa “ragno”) e “phobos” (che significa “paura”).

La paura dei ragni fa parte delle fobie che si sviluppano durante l’infanzia o l’adolescenza. Può presentarsi come un semplice disgusto fino a limitare l’autonomia della persona. E’ una delle fobie più comuni e colpisce prevalentemente le donne. Il 50% di donne e il 18% di uomini sono le percentuali di persone che sono terrorizzate dai ragni o che li trovano inquietanti. Chi soffre, però, in maniera grave di aracnofobia è solo il 3-7%.

Le persone aracnofobiche tendono a manifestare comportamenti irrazionali alla sola vista di ragni o anche solo se ne sentono parlare. Per alcune persone può essere un problema serio che può indurre a cambiare il proprio stile di vita. C’è chi evita di vivere in zone di campagna e chi si spinge fino a non voler uscire di casa in certi periodi dell’anno.

Spesso, la sensazione di paura non è confinata ai soli ragni, ma si estende anche ad altri animali con molte zampe (ad esempio, gli scorpioni).

Cause dell’Aracnofobia

Alcuni scienziati sostengono che impariamo ad avere questa paura dal contesto in cui cresciamo, mentre altri credono che questa paura sia innata.

Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Istituto Max Planck di Lipsia (Germania) l’aracnofobia ha un’origine innata ed evolutiva. Tramite l’analisi della dilatazione pupillare, è stata misurata l’ansia di alcuni neonati mentre osservavano foto di ragni e serpenti. La ricerca ha dimostrato che i bambini mostravano segni d’ansia (dilatavano le pupille) quando guardavano foto di ragni e serpenti mentre lo stesso non accadeva con fiori o pesci. Questo comportamento è presente già a 6 mesi, quando ancora non si ha la consapevolezza della potenziale pericolosità di questi animali.

Secondo la teoria evolutiva, l’aracnofobia è una paura naturale dei ragni velenosi sviluppata dai nostri antenati per sopravvivere ed ereditata dall’uomo moderno. Per questo motivo si manifesta fin dall’infanzia. Le origini di questa paura in Europa affondano nel Medioevo, quando i ragni erano considerati responsabili di infezioni e malattie (erano visti come i principali responsabili della peste nera).

Altri sostengono che l’aracnofobia sia determinata da esperienze negative e traumatiche, come l’essere morsi da un ragno.

Altri ancora ritengono che la paura dei ragni abbia origine dalla cultura popolare. Infatti, mentre in alcune culture il ragno è visto come simbolo positivo portatore di fortuna e guarigione, in altre è considerato per la maggior parte velenoso e quindi portatore di malattie e morte. Alcune popolazioni non europee (come i nativi americani) non temono i ragni (credono che questi animali siano dei portafortuna e sono visti come un simbolo di saggezza). Gli europei, invece, credevano che i ragni fossero velenosi e temevano che i loro morsi potessero condurre rapidamente alla morte.

Sintomi dell’Aracnofobia

Non è necessario che sia presente l’elemento fobico, perché anche la sola immagine mentale o alcuni stimoli associati sono sufficienti per scatenare la paura.

Tra i principali sintomi troviamo:
  • Tachicardia;
  • Sudorazione;
  • Nausea;
  • Tremore;
  • Disturbi gastrointestinali;
  • Capogiri o vertigini;
  • Respiro affannoso o iperventilazione;
  • Attacchi di panico.

L’ansia per i ragni può essere anche anticipatoria: la persona prova ansia prevedendo la situazione temuta e di conseguenza attua dei comportamenti di evitamento. Quindi, anche solo l’idea che in una stanza ci possa essere un ragno può impedire alla persona di entrarvi senza un preventivo controllo da parte di altre persone. Se, poi, la persona percepisce l’impossibilità di allontanarsi o di evitare la situazione è possibile che l’ansia sia tale da provocare un attacco di panico.

Inoltre, chi ha paura dei ragni ha una percezione alterata delle dimensioni degli stessi (cioè, li vede più grandi di quello che sono). Infine, le persone che hanno paura dei ragni li percepiscono più vicini, se sono diretti verso di loro.

Come superare l’Aracnofobia

E’ possibile rivolgersi a figure specializzate nel trattamento di questa fobia.

In genere, la terapia ha inizio sottoponendo il soggetto aracnofobico a domande mirate sulla sua paura, in cui viene chiesto di descrivere la propria reazione alla vista di un ragno o anche di indicare se si ha paura di una tipologia di ragni in particolare al fine di estrapolarne i motivi che l’hanno indotta.

L’esposizione graduata agli stimoli ansiogeni è considerata la principale modalità di trattamento. Si inizia gradualmente con una esposizione in immaginazione che consiste nel chiedere al paziente di immaginarsi una situazione fobica con un ragno. Si possono anche visualizzare immagini e video di ragni, per, poi, passare a esemplari veri attraverso una teca di vetro, e infine a terminare con il contatto diretto (esposizione in vivo).

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