Stop alle cartelle esattoriali fino al 31 dicembre

Il governo ha varato una manovra da 40 miliardi e deciso lo stop alle cartelle esattoriali fino al 31 dicembre

Stop alle cartelle esattoriali fino al 31 dicembre
Stop alle cartelle esattoriali fino al 31 dicembre. Il Consiglio dei ministri, con una manovra da 40 miliardi, ha approvato con la formula “salvo-intese” la legge di Bilancio, ha varato il decreto legge che rinvia al 2021 la ripresa della riscossione esattoriale (sospensione di versamenti di somme dovute da cartelle di pagamento, accertamenti esecutivi e pignoramenti di stipendi e pensioni, stop dell’invio di nuove cartelle esattoriali), e ha dato il via libera al Documento programmatico di bilancio (Dpb) da inviare a Bruxelles. Con un altro decreto legge arriverà, poi, la proroga della “cassa integrazione Covid” per le imprese, fino a fine anno.

La manovra è finanziata per circa 23 miliardi in deficit e per 17 miliardi con aiuti Ue. Il governo intende affiancare alla manovra un decreto legge per anticipare alcune misure anti-Covid (come la proroga della “Cig Covid” fino a fine 2020 e le nuove regole per lo smart working nella pubblica amministrazione).

E’ in arrivo anche l’assegno unico per i figli (finanziato con 3 miliardi) che partirà da luglio 2021, e un fondo di circa 4 miliardi da destinare ai settori di turismo ristorazione, commercio e spettacolo.

Cosa contiene la manovra

Fondo Covid: 4 miliardi per i settori più colpiti dall’epidemia. Prorogata la moratoria sui mutui, la possibilità di accedere alle garanzie pubbliche fornite dal Fondo Garanzia PMI e da SACE, e le misure a sostegno della ripatrimonializzazione delle piccole e medie imprese.

Decontribuzione al Sud: 5,7 miliardi per il rinnovo, nel 2021, della decontribuzione al Sud e 1 miliardo per il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno.

Assegno unico per le famiglie: assegno unico esteso anche a autonomi e incapienti. Le risorse aggiuntive dovrebbero essere di 3 miliardi per il 2021, mentre a regime verranno stanziati 8 miliardi per la riforma fiscale (che comprende l’assegno universale). Viene inoltre prolungata la durata del congedo di paternità.

Contributi per le assunzioni: azzerati per 3 anni i contributi per le assunzioni degli under-35 a carico delle imprese.

Sanità: stanziati circa 4 miliardi di euro per “il sostegno del personale medico e infermieristico […] il sostegno delle indennità contrattuali per queste categorie e l’introduzione di un fondo per l’acquisto di vaccini e per altre esigenze correlate all’emergenza Covid-19“. Aumentato di 1 miliardo di euro la dotazione del Fondo Sanitario Nazionale.

Trasporto pubblico locale: 350 milioni di euro da utilizzare nel primi mesi dei 2021 per il trasporto pubblico locale, “in particolare modo quello scolastico“.

Cig: “finanziate ulteriori settimane di Cig Covid, con lo stesso meccanismo che prevede la gratuità della Cassa per chi ha registrato perdite oltre una certa soglia. Vengono prorogate le misure Ape Social e Opzione Donna“.

Scuola: “finanziata con 1,2 miliardi di euro a regime l’assunzione di 25.000 insegnanti di sostegno e vengono stanziati 1,5 miliardi di euro per l’edilizia scolastica. È previsto un contributo di 500 milioni di euro l’anno per il diritto allo studio e sono stanziati 500 milioni di euro l’anno per il settore universitario. Sono destinati 2,4 miliardi all’edilizia universitaria e ai progetti di ricerca“.

Sostegno per il mondo della cultura: “destinati 600 milioni di euro all’anno per sostenere l’occupazione nei settori del cinema e della cultura“.

Cuneo fiscale: 1,8 miliardi di euro aggiuntivi per portare a regime il taglio del cuneo per i redditi sopra i 28.000 euro (per uno stanziamento annuale complessivo di 7 miliardi).

Scadenze fiscali: proroga fino al 31 dicembre 2020 della sospensione delle attività di notifica di nuove cartelle di pagamento, del pagamento delle cartelle precedentemente inviate e degli altri atti dell’Agente della Riscossione.

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