Quali cartelle esattoriali sono escluse dal condono?

Saranno “cancellate” 16 milioni di cartelle esattoriali, il 74% in meno di quanto previsto inizialmente

Quali cartelle esattoriali sono esclude dal condono?
Quali cartelle esattoriali sono esclude dal condono. Il decreto Sostegni coinvolge 16 milioni di cartelle esattoriali che vanno dal 2000 al 2010. Inizialmente si era pensato ad uno stralcio fino al 2015, con 61 milioni di cartelle cancellate. Il secondo limite è quello del reddito: nel 2019 non deve essere superiore ai 30mila euro per accedere al condono. Un tetto che taglia fuori solo il 17% dei contribuenti potenzialmente interessati.

Restano non sanabili multe e sanzioni per condanne penali, danni erariali e recuperi di aiuti di Stato. Dovrebbero, invece, esserci i debiti sopra i 5mila euro iscritti in più ruoli (nel caso in cui non siano state pagate più imposte contemporaneamente).

Si è parlato di crediti non recuperabili per le casse dello Stato, ma in realtà non è così perché in Italia i tempi fiscali sono lunghi e il 2010 è meno lontano di quel che sembra. Infatti, degli oltre 660 milioni di euro calcolati dal Mef, 451 milioni sono collegati a pratiche che avevano aderito alla rottamazione ter e al saldo e stralcio. Quindi, tutt’altro che crediti inesigibili, considerando che erano già in fase di riscossione.

Cambiano le scadenze fiscali
  • Dall’entrata in vigore del decreto Sostegni e fino al 30 aprile restano sospese le notifiche di nuovi atti ed i versamenti.
  • Proroga per le rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio relative al 2020 e al 2021. Slitta al 31 luglio il pagamento delle 4 rate del 2020 (che l’ultima proroga aveva spostato al 1° marzo). Invece, le rate del e del 31 marzo, del 31 maggio e del 31 luglio 2021 possono essere versate entro il 30 novembre 2021.
  • Proroga del termine del primo versamento della web tax: slittato al 16 marzo grazie al decreto Milleproroghe, ora viene fissato al 16 maggio.
  • La scadenza ultima della dichiarazione passa dal 30 aprile al 30 giugno.
  • Slitta dal 16 al 31 marzo il termine della certificazione unica (sia per la consegna a lavoratori e pensionati, sia per l’invio dei dati all’Agenzia delle Entrate ai fini della dichiarazione dei redditi precompilata).
  • Slitta al 31 marzo la scadenza per la trasmissione dei dati relativi alle spese che consentono detrazioni e deduzioni.
  • Rinviata la dichiarazione precompilata per imprese e autonomi: i registri precompilati partiranno dal 1° luglio 2021 e il censimento delle operazioni inizierà nel 2022.
  • Slitta al 10 giugno 2021 il termine per la conservazione delle fatture elettroniche 2019.

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