Come controllare se gli aumenti delle bollette sono legali?

L’aumento delle bollette è una realtà con cui molti consumatori devono fare i conti. Oltre ad adottare misure per risparmiare, è importante verificare se gli aumenti sono legali

Come controllare se gli aumenti delle bollette sono legali?
Come controllare se gli aumenti delle bollette sono legali? Negli ultimi anni, i rincari delle bollette di luce e gas sono diventati una preoccupazione per molti consumatori, causati da fattori politici ed economici. Mentre alcuni cercano di risparmiare con accorgimenti e scelte oculati, ci sono stati casi di aumenti illegittimi.

L’Antitrust è intervenuta sanzionando alcune società di fornitura per violazione del Decreto Aiuti Bis, che vietava modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali fino ad aprile 2023. Compagnie come Enel Energia ed Eni Plenitude sono state coinvolte e hanno ricevuto multe, con Edison Energia che ha provveduto a rimborsare i clienti volontariamente.

Per verificare se gli aumenti sono legittimi, è consigliabile controllare attentamente il prospetto della bolletta, confrontando le variazioni con le disposizioni del Decreto Aiuti Bis. Le modifiche contrattuali devono essere comunicate in forma scritta, con congruo preavviso, e si deve fare attenzione a pratiche commerciali scorrette, come pubblicità ingannevoli. I contratti conclusi telefonicamente devono essere inviati in forma scritta al cliente per essere validi.

L’Antitrust e le sanzioni alle compagnie di fornitura

L’Antitrust ha multato diverse compagnie di fornitura per aumenti illegittimi, tra cui Enel Energia, Eni Plenitude e Edison Energia. Le sanzioni riguardano la violazione del Decreto Aiuti bis che vietava la modifica unilaterale delle condizioni contrattuali fino ad aprile 2023.

Come controllare se gli aumenti sono legali:
1. Modifiche unilaterali del contratto:

Il Decreto Aiuti bis vietava le modifiche unilaterali dei contratti di fornitura fino al 30 aprile 2023.

Le compagnie fornitrici devono comunicare le modifiche contrattuali in forma scritta e dettagliata con un preavviso di:

  • 2 mesi per le variazioni automatiche;
  • 3 mesi per le variazioni di rinnovo non definite nel contratto iniziale.

Le informazioni devono essere inserite nella sezione “Comunicazioni” della bolletta.

2. Pratiche commerciali scorrette:

I consumatori possono opporsi agli aumenti derivanti da pratiche commerciali scorrette, come:

  • Pubblicità false o ingannevoli;
  • Pratiche aggressive che paventano conseguenze immotivate per indurre il cliente ad acconsentire.

Esempio: false minacce di stop della fornitura in caso di mancata uscita dal mercato tutelato.

3. Contratti a distanza e fuori dall’esercizio commerciale:
  • I contratti conclusi a distanza devono essere inviati al consumatore per il consenso in forma durevole (cartaceo o digitale).
  • Il cliente ha diritto di recesso o di presentare un reclamo.
  • Il consenso espresso a telefono deve essere provabile dalla società in caso di contestazioni.
Cosa fare se si sospetta un aumento illegale
  • Verificare le voci in bolletta: confrontare i prezzi con quelli precedenti e controllare la presenza di eventuali costi aggiuntivi non giustificati.
  • Controllare il contratto: leggere attentamente le clausole relative alle modifiche unilaterali e alle modalità di recesso.
  • Consultare il sito web dell’Antitrust: per avere informazioni sulle sanzioni emesse e sui diritti dei consumatori.
  • Contattare un’associazione di consumatori: per ricevere assistenza e supporto nella presentazione di un reclamo o di un’azione legale.
Cosa fare se gli aumenti sono illegali

Se si sospetta che gli aumenti in bolletta siano illegali, è possibile:

  • Contattare la compagnia di fornitura: chiedere spiegazioni sull’aumento e contestare la sua legittimità.
  • Rivolgersi a un’associazione di consumatori: ricevere assistenza e supporto per la tutela dei propri diritti.
  • Segnalare l’illecito all’Antitrust: contribuire a far emergere eventuali pratiche scorrette e ottenere un rimborso.

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