Bonus lavoratori part time: cos’è e come funziona

Bonus lavoratori part time: cos’è, come funziona, come richiederlo, come fare domanda, requisiti, a chi spetta, importo

Bonus lavoratori part time: cos'è e come funziona
Bonus lavoratori part time: cos’è e come funziona. Il “Fondo per il sostegno dei lavoratori con contratto a part time ciclico verticale“, gestito dal Ministero del lavoro con una dotazione di 30 milioni di euro per gli anni 2022 e 2023, è stato istituito tramite l’articolo 1, comma 971 della Legge di Bilancio 2022.

Con specifico Messaggio n° 3097 del 05-08-2022, l’INPS ha precisato che qualora dal monitoraggio emerga il verificarsi di scostamenti dalla dotazione citata, anche in via prospettica, non verranno adottati altri provvedimenti di concessione dell’indennità.

Per le modalità specifiche di erogazione e per le regole operative, è intervenuto il “Decreto Aiuti” convertito in Legge seguito dalla circolare INPS n. 115 del 13 ottobre 2022 con ulteriori precisazioni e le istruzioni per la domanda.

Bonus lavoratori part time: cos’è

Cos’è il Bonus lavoratori part time: è un contributo una tantum pari a 550 euro erogato dall’INPS per coprire i periodi non lavorati di chi svolge lavori in regime part time ciclico verticale (con attività solo in alcuni periodi dell’anno, del mese o della settimana).

Bonus lavoratori part time: a chi spetta

A chi spetta il Bonus lavoratori part time: spetta, per una sola volta, a chi nel 2021 è stato titolare di un contratto a tempo determinato o indeterminato, sia del settore pubblico che privato, che rientra nelle categorie previste dall’articolo 5 del Decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 e che presta la propria attività solo in determinati periodi (lavoro multi-periodale).

Vale per quei lavoratori il cui contratto prevede periodi non interamente lavorati di almeno un mese (4 settimane) in via continuativa e complessivamente non inferiori alle 7 e non superiori alle 20 settimane.

Inoltre, può presentare domanda chi, al momento della sua presentazione, rispetta i seguenti requisiti:
  • Non è titolare di un altro rapporto di lavoro dipendente diverso da quello parziale ciclico verticale;
  • Non percepisce NASPI. Il lavoratore è da intendersi percettore di NASPI anche nella ipotesi in cui (alla data di presentazione della domanda di indennità una tantum) sia titolare della prestazione NASPI ma questa è stata sospesa a seguito di rioccupazione con rapporto di lavoro a tempo determinato di durata pari o inferiore a sei mesi;
  • Non percepisce alcun trattamento pensionistico (incluso l’APE sociale), con l’unica eccezione dell’assegno di invalidità per cui c’è compatibilità.
Con riferimento a questo ultimo punto, l’indennità per i lavoratori part time è incompatibile con le pensioni dirette a carico, anche pro quota:
  • Dell’Assicurazione generale obbligatoria (AGO) e delle forme esclusive, sostitutive, esonerative e integrative della stessa;
  • Delle forme previdenziali compatibili con l’AGO;
  • Della Gestione separata.
Bonus lavoratori part time: a quanto ammonta

A quanto ammonta il Bonus lavoratori part time: il bonus ammonta a 550 euro da erogare in unica soluzione. Le quote del ristoro terranno, però, conto del rapporto tra i giorni di lavoro e di sospensione dall’attività e dalla retribuzione. Esauriti i fondi, il contributo non sarà più erogato.

Bonus lavoratori part time: come richiederlo

Come richiedere il Bonus lavoratori part time: è possibile richiedere il bonus all’INPS fino al 30 novembre 2022. La procedura di invio delle domande avviene per via telematica tramite il portale istituzionale dell’INPS.

Le credenziali di accesso da inserire sono sono le seguenti:
  • SPID di livello 2 o superiore;
  • Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE);
  • Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

In alternativa, quando sarà rilasciata la procedura di domanda, si potrà richiedere il bonus anche tramite il servizio di Contact Center integrato, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

Si potrà anche fare domanda attraverso i Patronati o i consulenti fiscali autorizzati dall’interessato.

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