Bonus acqua potabile: cos’è e come funziona

Bonus acqua potabile: cos’è, come funziona, come richiederlo, come fare domanda, requisiti, a chi spetta, importo

Bonus acqua potabile: cos'è e come funziona
Bonus acqua potabile: cos’è e come funziona. Il bonus acqua potabile è un’agevolazione introdotta dalla Legge di Bilancio 2021 (Legge 30 dicembre 2020, n. 178), ma diventata operativa dal 17 giugno 2021. L’Agenzia delle Entrate (che gestisce la misura) con il provvedimento del 16 giugno 2021 ha definito i criteri e le modalità di fruizione del beneficio. Poi, la misura è stata prorogata in Legge di Bilancio 2022 per tutto l’anno.

Il bonus permette di ottenere un rimborso fino a 500 euro per le spese sostenute per la razionalizzazione del consumo dell’acqua potabile. Nello specifico, l’agevolazione consiste in un credito di imposta pari al 50% della spesa per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento o addizione di anidride carbonica.

Dal 1° al 28 febbraio 2022 è possibile presentare la domanda per le spese sostenute nel 2021. Invece, la domanda per le spese sostenute nel 2022 dovrà essere inviata dal 1° al 28 febbraio 2023.

Bonus acqua potabile: cos’è

Cos’è il bonus acqua potabile: il bonus acqua potabile è un aiuto economico per chi acquista sistemi per migliorare la qualità dell’acqua da bere (in casa, in un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale, in un ente del terzo settore o religioso).

Consiste in un credito di imposta del 50% sulle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi (filtri, depuratori o gasatori) che hanno come scopo il miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti. L’obiettivo è quello di ridurre il consumo dei contenitori di plastica per l’acqua potabile.

Bonus acqua potabile: come funziona

Come funziona il bonus acqua potabile: il bonus acqua potabile viene erogato sotto forma di un credito d’imposta pari al 50% per le spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023.

In base a quanto indicato nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, l’agevolazione si può utilizzare per l’acquisto e l’installazione di sistemi di mineralizzazione, filtraggio e addizione di anidride carbonica alimentare (E 290) o raffreddamento.

Siccome la misura punta a razionalizzare l’uso dell’acqua e a ridurre il consumo di contenitori di plastica per le acque destinate all’uso potabile, “l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – Enea” è stata incaricata di monitorare la riduzione del consumo di contenitori di plastica. L’ente trasmetterà telematicamente una relazione al Ministero della Transizione Ecologica, a quello dell’Economia e delle Finanze e al Ministero dello Sviluppo Economico.

Bonus acqua potabile: a chi spetta

A chi spetta il bonus acqua potabile: al bonus acqua potabile possono accedere persone fisiche, soggetti esercenti in arti, professioni o attività di impresa, e enti non commerciali (compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti e gli enti del terzo settore).

Bonus acqua potabile: a quanto ammonta

A quanto ammonta il bonus acqua potabile: il bonus acqua potabile consiste in un buono il cui importo può arrivare a 500 euro (per le spese sostenute). Quindi, siccome il credito di imposta è parti al 50% delle spese sostenute, è erogabile, per le persone fisiche, fino a un massimo di 1.000 euro di spese sostenute (tra il 1° gennaio 2021 del 31 dicembre 2023) per ciascun immobile.

Nel caso, invece, di attività istituzionali, commerciali, professioni, arti, attività di impresa, enti non commerciali, del terzo settore o religiosi, l’importo massimo su cui si calcola il credito d’imposta è pari a 5.000 euro per ogni immobile.

Inoltre, dato che il tetto di spesa massimo previsto nella Legge di Bilancio per concedere l’agevolazione è pari a 5 milioni l’anno (per i prossimi 3 anni) l’Agenzia delle Entrate calcolerà l’importo del credito d’imposta analizzando il numero di domande presentate e ritenute valide per ottenere tale bonus. Se nel totale si dovesse superare il limite di 5 milioni per il 2021 e il 2022, la percentuale di bonus destinata ai singoli beneficiari potrebbe abbassarsi.

Bonus acqua potabile: come richiederlo

Come richiederlo il bonus acqua potabile: per richiedere il bonus acqua potabile è necessario comunicare le spese sostenute (documentate da una fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito) all’Agenzia delle Entrate.

L’ammontare delle spese vanno comunicate inviando il MODULO DI DOMANDA all’Agenzia delle Entrate, da compilare seguendo l’apposita GUIDA e le SPECIFICHE TECNICHE.

La comunicazione va inviata per via telematica (tra il 1° e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui si sono sostenuti i costi per l’installazione di impianti per la riduzione del consumo di acqua potabile) in una delle seguenti modalità:

  • Tramite area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate;
  • Attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.

La richiesta può essere presentata dal beneficiario o da un intermediario (come previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322). Una volta inviata la comunicazione, il richiedente riceve, entro 5-10 giorni, una ricevuta che attesta la presa in carico della domanda.

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