Gli aumenti saranno del 7,3% al lordo, però, degli acconti del 2% già riconosciuti da ottobre ai pensionati con assegni entro i 2.692€
A gennaio 2023 ci sarà una rivalutazione delle pensioni del 7,3%. Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha firmato il decreto che fissa la percentuale di rivalutazione sulle pensioni da applicare in via provvisoria da gennaio 2023.
Gli aumenti saranno del 7,3% al lordo, però, degli acconti del 2% già riconosciuti da ottobre ai pensionati con assegni entro i 2.692€. Infatti, l pensionati con assegni non superiori a 2.692€ lordi a settembre 2022 hanno già ricevuto un acconto del 2% da ottobre e, quindi, a gennaio 2023 avranno solo il residuo del 5,3%. Quindi, solo i pensionati con assegni superiori a 2.692€ avranno l’aumento del 7,3% (da spalmare sulle fasce di rivalutazione).
L’aumento è stato disposto sulle base della variazione Istat registrata nei primi 9 mesi del 2022.
Inoltre, il 1° novembre è avvenuto il conguaglio della perequazione (l’adeguamento degli importi e trattamenti pensionistici al costo della vita) dovuto per l’anno 2022, con riconoscimento della rivalutazione dell’1,9% (il conguaglio-aumento è stato dello 0,2%).
Quindi, le pensioni minime saliranno da 525,38 euro a 563,73 euro, con un aumento di 38,35 euro mensili, ovvero di 498 euro in un anno (13 mensilità).
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