La Commissione europea ha comunicato ai Paesi che non è possibile creare un tetto massimo per i prezzi del gas, come richiesto in precedenza dai leader dell’UE
L’Europa ha rinunciato alla misura del tetto al prezzo del gas? Nel corso di un seminario tecnico online tenutosi lunedì scorso, la Commissione europea ha comunicato ai rappresentanti dei 27 Paesi membri che non è possibile creare un tetto massimo per i prezzi del gas, come richiesto in precedenza dai leader dell’UE. Secondo la Commissione europea, non esiste un modo per fissare un tetto al prezzo del gas che non influisca sui contratti a lungo termine esistenti. Al contrario, la Commissione europea ha proposto un “meccanismo di correzione del mercato” (come desiderato dalla Germania), cioè un sistema che semplicemente “Appiattisce” le punte massime dei prezzi.
L’idea di un tetto al prezzo delle importazioni di gas nell’Unione Europea era stata suggerita da diversi membri dell’UE (tra cui Belgio, Grecia, Italia e Polonia). La Commissione europea (il braccio esecutivo dell’Unione europea), non è, però, mai stata favorevole all’idea di un tetto al prezzo del gas. Tuttavia, ha accettato di discuterne (per settimane) con i leader degli Stati membri. Da quei colloqui, però, la Commissione europea ha concluso che non c’è modo di implementare un tetto al prezzo del gas in modo da preservare i contratti a lungo termine esistenti.
Al suo posto si sta valutando un meccanismo di correzione del mercato (come per le borse delle varie autorità, tipo Consob, che intervengono quando i prezzi appaiono eccessivamente squilibrati su un titolo, bloccandone gli scambi).
Più della metà degli Stati membri dell’Ue ha appoggiato l’idea del tetto al prezzo del gas, ma nella Ue la Germania vale più di tutti gli altri. Tale approccio, infatti, è stato approvato da Germania e anche dai Paesi Bassi.
Il gruppo di paesi più ampi (tra cui Italia, Polonia, Belgio e Grecia), però, continua a chiedere l’avvio di un piano europeo per limitare il costo del gas. Nelle ultime ore, infatti, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, ha invitato in una lettera la presidente Ursula von der Leyen a presentare urgentemente proposte legislative entro le prossime due settimane.
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