Il New York Times rilancia l’ipotesi del virus Sars-Cov-2 creato in laboratorio

Il New York Times ha rilanciato l’ipotesi della biologa molecolare canadese Alina Chan sull’origine del Covid-19, suggerendo che il virus Sars-Cov-2 potrebbe essere stato creato in laboratorio

Il New York Times rilancia l'ipotesi del virus Sars-Cov-2 creato in laboratorio

Il New York Times rilancia l’ipotesi del virus Sars-Cov-2 creato in laboratorio. Il New York Times ha rilanciato l’ipotesi della biologa molecolare canadese Alina Chan sull’origine del Covid-19, suggerendo che il virus Sars-Cov-2 potrebbe essere stato creato in laboratorio. Chan, che lavora al Massachusetts Institute of Technology (MIT) e ad Harvard, ha scritto il libro “Viral: The Search for the Origin of Covid-19“, dove afferma che ci sono sempre più prove che il virus sia “fuoriuscito da un laboratorio di ricerca di Wuhan, in Cina“. Se confermato, sarebbe “l’incidente più dannoso nella storia della scienza“.

Secondo Chan, la pandemia è iniziata a Wuhan, dove si trova uno dei laboratori di ricerca più importanti sui virus simili alla Sars. Non ci sono prove che il contagio sia avvenuto da animali a esseri umani in un mercato della città cinese. Virus simili a quello del Covid sono stati trovati in una miniera nella provincia Yunnan e in una caverna del Laos, ma non ci sono evidenze che questi virus abbiano circolato tra gli esseri umani prima dei contagi a Wuhan. È noto, invece, che il laboratorio di Wuhan lavorava su campioni di questi virus prelevati nello Yunnan.

Nel 2018, il laboratorio di Wuhan, insieme a EcoHealth Alliance e all’epidemiologo Ralph Baric dell’Università del North Carolina, aveva elaborato un progetto di ricerca chiamato Defuse, che prevedeva la creazione di virus simili al Sars-Cov-2. Chan evidenzia che un virus con caratteristiche simili a quelle descritte nella proposta Defuse ha causato un’epidemia a Wuhan meno di due anni dopo.

Un altro punto critico è la sicurezza del laboratorio di Wuhan, considerata molto inferiore agli standard richiesti per le strutture di ricerca americane. Baric aveva infatti criticato i livelli di sicurezza previsti nel progetto Defuse.

Chan sottolinea che non ci sono prove sostanziali che il contagio da un’altra specie animale all’uomo sia avvenuto in un mercato di Wuhan. La ricerca dei primi casi è stata influenzata da un pregiudizio che ha probabilmente ignorato i casi non collegati al mercato. Inoltre, le autorità cinesi hanno bloccato la segnalazione dei primi casi non collegati al mercato e hanno ordinato la distruzione dei campioni dei pazienti il 3 gennaio 2020, rendendo difficile avere un quadro completo dei primi casi di Covid-19.

Chan conclude che l’ipotesi di un virus costruito in laboratorio è la più probabile e chiede un’indagine approfondita da parte degli Stati Uniti. Sottolinea anche che i finanziamenti federali statunitensi hanno contribuito a creare una collezione senza precedenti di virus simili alla Sars presso l’istituto di Wuhan e alla ricerca che li ha potenziati.

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