The Hill: Biden sta perdendo la “Terza Guerra Mondiale”

The Hill, un media vicino al Congresso USA, ha pubblicato un articolo controverso in cui paragona il presidente Biden a James Buchanan, considerato uno dei peggiori presidenti della storia americana

The Hill: Biden sta perdendo la Terza Guerra Mondiale

The Hill: Biden sta perdendo la “Terza Guerra Mondiale”. The Hill, un media vicino al Congresso USA, ha pubblicato un articolo controverso in cui paragona il presidente Biden a James Buchanan, considerato uno dei peggiori presidenti della storia americana. Sotto il governo di Buchanan, gli Stati Uniti si avvicinarono sempre più alla secessione e alla guerra civile.

Secondo The Hill, Biden sta perdendo la Terza Guerra Mondiale, anche se nessuno l’ha dichiarata ufficialmente, nemmeno la Russia. Il media accusa indirettamente vari senatori democratici e repubblicani di rimproverare Biden per non essere in grado di gestire simultaneamente i conflitti in Ucraina e Palestina, e di prepararsi al futuro scontro con la Cina. Al contrario, Biden dovrebbe seguire la politica estera di Trump, concentrandosi su un conflitto ad alta intensità contro la Cina invece di disperdere le energie su più fronti.

The Hill afferma che a causa di Biden, gli Stati Uniti si trovano ad affrontare tre guerre: in Ucraina, in Medio Oriente e una imminente guerra su Taiwan e nel Mar Cinese Meridionale. Addirittura, si parla di “tre guerre e mezzo“, includendo la perdita di influenza nella regione africana del Sahel mentre le forze statunitensi abbandonano le basi in Niger.

L’articolo critica duramente Biden, accusandolo di rifiutarsi persino di riconoscere che gli Stati Uniti sono già in Terza Guerra Mondiale, senza prendere le misure necessarie per vincerla. Di conseguenza, la capacità produttiva militare, di armi e munizioni, così come la capacità di affrontare la guerra informatica e la disinformazione russa e cinese, sarebbero carenti e richiederebbero un intervento immediato.

The Hill vuole spingere Biden a rompere gli indugi e fare guerra seriamente contro l’obiettivo principale: la Cina. Per farlo, occorre chiudere rapidamente i conflitti in Ucraina e Medio Oriente, vincendoli. C’è la convinzione che attaccando e sconfiggendo la Cina, le altre potenze si piegheranno di fronte alla superiorità americana, permettendo il ristabilimento del dominio statunitense.

Biden, come Buchanan, si trova ad affrontare un momento storico alla Fort Sumter – afferma The Hill – Nel 1860, Buchanan, temendo un’escalation, si rifiutò di rinforzare sufficientemente il forte strategico a guardia dell’ingresso al porto di Charleston. Anche se una mossa del genere probabilmente non avrebbe cambiato la traiettoria della guerra civile, avrebbe comunque tracciato una linea rossa tanto necessaria per i secessionisti del Sud.

Invece, Buchanan ha fatto il minimo indispensabile, proprio come sta facendo ora l’amministrazione Biden in Ucraina, nell’Indo-Pacifico e nel Medio Oriente. Difendere gli alleati degli Stati Uniti non è sufficiente, così come difendere minimamente Fort Sumter si è rivelato inutile.

Difendere non deve più essere la parola d’ordine della Casa Bianca di Biden, ma “vincere”. Vincere questa guerra ideologica globale sempre più cinetica è la nostra unica via da seguire se vogliamo che la democrazia liberale prevalga contro la visione condivisa del presidente russo Vladimir Putin e del presidente cinese Xi Jinping di un cosiddetto mondo multipolare, militarmente ed economicamente dominato da Russia e Cina e ancorato ai BRICS“.

Secondo The Hill e i senatori che si nascondono dietro questa testata, anche i timori di un’escalation di Biden devono finire. “Come evidenziato dal 7 ottobre, da Bakhmut, Avdiivka, dagli attacchi iraniani del 13 aprile contro Israele e ora dalla battaglia simile a Bastogne per l’oblast di Kharkiv, i timori di un’escalation hanno solo portato a riempire i vuoti da parte dei nemici della nostra nazione – e dei nemici dei nostri alleati nell’Europa dell’Est e nel Medio Oriente“.

In parole povere sarebbe sbagliata la politica di Biden che ruota sulla necessità di una riduzione dell’escalation.

Secondo The Hill Israele sarebbe un caso di studio nella follia dell’approccio di Biden nella gestione della politica estera della nazione. “Inizialmente, Biden era fortemente favorevole al diritto di Gerusalemme di porre fine ad Hamas in quanto minaccia militare per Israele.

Sulla scia delle proteste palestinesi anti-israeliane nei campus statunitensi in tutto il paese e in particolare a New York City, la determinazione di Biden si è dissipata. Il governo di coalizione di unità israeliana, in una guerra esistenziale con Hamas, Hezbollah e Iran, si è trovato presto sotto il fuoco amico proveniente da Washington, DC.

Difendere i 15 voti elettorali del Michigan sembra essere diventato più importante che salvaguardare Israele, distruggere Hamas o liberare da solo gli otto ostaggi americani ancora detenuti dal capo militare di Hamas, Yahya Sinwar, a Gaza. Per non dimenticare, 45 cittadini americani sono stati brutalmente massacrati da Hamas il 7 ottobre“.

Da notare che The Hill non menziona i crimini di guerra e il massacro ingiustificato di innocenti civili. Al contrario si scaglia contro la CPI. “Karim Khan, procuratore capo della Corte penale internazionale, ha annunciato che stava cercando mandati di arresto per presunti crimini di guerra commessi a Gaza da Netanyahu e dal ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. Questo è inaccettabile e la CPI fa fermata a tutti i costi“.

Secondo The Hill, Biden ha perso il filo, o forse è incapace di coglierlo. Russia e Cina stanno distruggendo l’ordine globale del secondo dopoguerra e le istituzioni che un tempo lo salvaguardavano, compreso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e ora, indirettamente, la Corte penale internazionale.

Invece di mobilitare la nazione per combattere in prima persona e vincere questo assalto globale e concertato alla libertà, Biden e i suoi politici stanno sacrificando la sicurezza nazionale americana nel tentativo di vincere a novembre“.

L’articolo (che è un chiaro messaggio politico alla Casa Bianca di una parte di fanatici esponenti del Congresso) conclude con una classica frase tipica degli americani. “Invece di emulare Abraham Lincoln e la sua determinazione a vincere, Biden sta imitando Buchanan, inadempiente al suo dovere di leader del mondo libero“.

In realtà quello che pensano milioni di americani è che gli USA stanno andando a catafascio per colpa di un’amministrazione guerrafondaia che pensa sia saggio fare la guerra a Russia, Cina, Iran, Venezuela, Serbia, al mondo intero. Negli ambienti del Congresso insomma parlano di Buchanan e Lincoln ma non si ricordano che i Confederati non avevano le bombe atomiche. Russia e Cina sì e anche più di noi.

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