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La Cina sta facendo passi importanti verso un futuro più sostenibile, con una nuova modalità di produzione di energia pulita

La Cina ha scoperto un nuovo modo per produrre energia pulita. La Cina sta facendo passi importanti verso un futuro più sostenibile, con una nuova modalità di produzione di energia pulita. Nonostante sia il maggior emettitore di gas serra al mondo, il Paese si sta affermando come un punto di riferimento nella produzione di energia rinnovabile. Nella prima metà di quest’anno, la Cina ha aggiunto una quantità di energia pulita equivalente a quella prodotta annualmente dal Regno Unito.

Nel 2023, la Cina ha installato 293 gigawatt di capacità di generazione da fonti eoliche e solari, superando per la prima volta la capacità delle centrali a carbone. Si prevede che entro il 2026 l’energia solare diventi la principale fonte energetica del Paese, con una capacità superiore a 1,38 terawatt. Questo progresso è accompagnato da una diminuzione del 5% nella produzione di elettricità da carbone e gas a luglio rispetto all’anno precedente. Anche il settore automobilistico cinese sta contribuendo alla riduzione delle emissioni, con oltre la metà delle nuove auto vendute a luglio rappresentata da veicoli elettrici e ibridi. Nel settore dell’acciaio, non sono state concesse nuove autorizzazioni per impianti a carbone nella prima metà dell’anno.

Tuttavia, il carbone rimane una sfida importante per la Cina, poiché continua a fornire il 60% dell’energia elettrica del Paese. Nonostante la crescita delle energie rinnovabili, il carbone resta al centro del settore energetico cinese. Questo crea una situazione in cui, da un lato, la Cina investe nelle energie pulite, ma dall’altro continua a costruire nuove centrali a carbone.

Alcuni esperti ritengono che la Cina abbia già raggiunto il picco delle sue emissioni di gas serra, forse a febbraio di quest’anno. Se confermato, questo potrebbe avere conseguenze rilevanti per il clima globale. Tuttavia, altri avvertono che la situazione potrebbe cambiare rapidamente, specialmente se il governo cinese decidesse di stimolare la crescita economica attraverso settori che richiedono molta energia, come la costruzione e l’acciaio.

Il futuro delle emissioni cinesi dipenderà in gran parte dalle decisioni politiche che verranno prese nei prossimi anni. Se la Cina manterrà l’attuale rotta, potrebbe iniziare un calo duraturo delle sue emissioni di carbonio. Altrimenti, il mondo potrebbe assistere a un nuovo aumento delle emissioni, con gravi conseguenze per il clima globale.

Il carbone rimane un problema centrale. Anche con l’aumento della capacità di energia rinnovabile, il carbone continua a rappresentare una parte significativa del mix energetico cinese. Questo rende difficile raggiungere la riduzione delle emissioni necessaria per evitare le peggiori conseguenze del cambiamento climatico.

Il contesto politico globale potrebbe influenzare questa situazione. Se gli Stati Uniti aumentassero la pressione sulla Cina affinché riduca le sue emissioni, specialmente nell’ambito degli accordi internazionali sul clima, la Cina potrebbe essere costretta ad accelerare ulteriormente la sua transizione energetica. Questo scenario potrebbe verificarsi, ad esempio, in caso di cambiamenti politici negli Stati Uniti. Al contrario, un’eventuale uscita degli Stati Uniti dagli accordi di Parigi potrebbe peggiorare la situazione globale, aumentando la pressione sulla Cina.

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