La Casa Bianca di Biden sotto accusa per la censura delle Big Tech

Amazon, Meta, Google avrebbero ricevuto pressioni dalla Casa Bianca per censurare contenuti scomodi e opinioni contro l’amministrazione Biden

La Casa Bianca di Biden sotto accusa per la censura delle Big Tech

La Casa Bianca di Biden sotto accusa per la censura delle Big Tech. L’amministrazione del presidente Joe Biden è finita sotto accusa per le sue presunte pressioni sulle principali aziende tecnologiche al fine di censurare contenuti e opinioni critiche. Un rapporto di 800 pagine del Comitato Giudiziario della Camera, guidato dal presidente Jim Jordan, ha rivelato scoperte dannose sui tentativi della Casa Bianca di mettere il bavaglio alle Big Tech.

I documenti ottenuti da queste aziende tecnologiche, che includono decine di migliaia di e-mail e altri documenti non pubblici, forniscono una comprensione più chiara delle tattiche coercitive impiegate dalla Casa Bianca di Biden. Facebook e Amazon hanno persino riconosciuto nelle loro comunicazioni interne la pressione esercitata dalla presidenza.

Un giudice federale nominato da Trump in Louisiana ha permesso al caso di andare avanti, sollevando la possibilità di un altro scontro legale di alto profilo nei tribunali superiori sulla libertà di parola online. Il senatore Bill Hagerty ha inoltre introdotto una legislazione per porre fine a questa soppressione del governo e alla censura dei punti di vista in cui la Casa Bianca di Biden si è ammessa di essere impegnata (azioni che ora sono state giudicate in violazione del Primo Emendamento).

Le accuse contro l’amministrazione Biden sono gravi e sollevano preoccupazioni sulla libertà di espressione in un paese che si vanta della sua tradizione di libertà di parola. Se provate, queste azioni potrebbero avere conseguenze legali e politiche significative per la presidenza.

Le Big Tech, da parte loro, sono finite sotto i accusa per il loro ruolo nel silenziare voci critiche su piattaforme che dovrebbero promuovere un dibattito aperto e onesto. La loro complicità con le pressioni della Casa Bianca potrebbe minare ulteriormente la fiducia del pubblico in queste aziende.

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