FonteUfficiale.it “ Juncker ha interferito con le decisioni degli stati membri dell’Ue? „

L’ex Presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker ha rilasciato un’intervista al Sole 24 Ore

Juncker ha interferito con le decisioni degli stati membri dell’Ue? L’ex Presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker ha rilasciato un’intervista al Sole 24 Ore. Fin dalle prime righe risulta chiara l’intenzione di Juncker di indirizzare il voto in vista delle prossime europee contro un nemico ben preciso: la destra. “I sondaggi fanno temere una avanzata senza precedenti dei partiti più euroscettici“, incalza il giornalista del Sole24ore, dando per scontato che l’incedere di nuovi partiti debba essere interpretato per forza in chiave negativa.

“In realtà il fenomeno non è solo nazionale o tedesco ma riguarda più o meno tutti i Paesi membri. Ciò accade perché la situazione politica è confusa e perché i partiti politici tradizionali resistono male alla tentazione di affermare in altro modo ciò che già dicono i partiti di estrema destra“, risponde Juncker.

Quindi, Juncker non pensa che l’avanzata dei partiti euroscettici possa essere conseguenza delle politiche errate di Bruxelles, ma sarebbe il risultato di un errore di comunicazione.

La risposta al motivo del declino dei partiti storici europei viene fornita da Juncker in un passaggio successivo dell’intervista.

Juncker ha, infatti, ricordato che “Vi sono personalità italiane che mi hanno profondamente marcato. Prima di tutto, Carlo Azeglio Ciampi, uomo saggio e ponderato, ma anche Giorgio Napolitano. In questi anni di dibattiti feroci, gli italiani hanno dimostrato finezza nello scegliere i loro presidenti che si sono sempre differenziati dalla maggioranza delle personalità politiche italiane per la loro serietà e per la loro capacità a riflettere oltre la loro persona. Non amavano la combinazione, ma l’armonia“.

“Con Giorgio Napolitano e poi con Sergio Mattarella, che appartiene alla schiera dei presidenti che ho appena citato, ho spesso negoziato, non dico in segreto ma senza troppa pubblicità, quando avevo dei problemi con i primi ministri italiani. O meglio, quando i primi ministri italiani avevano dei problemi con il presidente della commissione europea. Amavo i miei scambi con Giorgio Napolitano. Ascoltando le sue descrizioni della vita dall’interno del governo italiano sono diventato uno specialista di cose che non dovevo sapere…“.

Juncker non sembra essersi reso conto della gravità di queste affermazioni: ha ammesso di aver interferito con il processo democratico di un Paese membro dell’Unione europea. Le decisioni finali non dovrebbero spettare al Quirinale o al Commissario europeo di turno, ma al Governo, che, almeno in teoria, dovrebbe essere il risultato di accordi facenti seguito a consultazioni elettorali.

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