I crimini commessi da uomini che si percepiscono donne finiscono nella casella femminile creando l’impressione che le donne siano diventate più violente
In Gran Bretagna gli uomini si fingono donne per avere pene ridotte. I crimini commessi da uomini che si percepiscono donne finiscono nella casella femminile creando l’impressione che le donne siano diventate più violente. Questi uomini, infatti, fingono di essere trans-gender per evitare condanne gravi (ad esempio, in Gran Bretagna la legge non prevede che una donna possa essere accusata di stupro).
Dopo una breve indagine riguardante le statistiche sulla criminalità, il ministro dell’Interno, Priti Patel, ha scoperto che in numerosi distretti di polizia molti reati erano classificati dagli agenti come delitti femminili solo perché l’autore del crimine aveva dichiarato agli agenti di “sentirsi donna“. Inoltre, anche le azioni criminali commesse dai transessuali finivano nella casella femminile, favorendo l’impressione che le donne fossero diventate all’improvviso più violente.
Quindi, il ministro ha inviato un richiamo ai dirigenti della polizia, invitandoli ad applicare con maggiore buon senso la cosiddetta cultura “woke” (è un aggettivo americano con il quale ci si riferisce allo “stare all’erta”, “stare svegli” nei confronti delle ingiustizie sociali o razziali).
Il problema è nato quando il “Mail on Sunday” ha scoperto che un maschio di nome Zoe Watts, incarcerato per una serie di reati, tra cui la costruzione di una bomba, era stato inserito nel casellario femminile dalla polizia del Lincolnshire solo perché Watts si identificava come donna.
Il ministro ha scoperto che non era un caso isolato e ha invitato gli agenti ad accertare meglio il sesso degli arrestati senza fermarsi alle apparenze o alle dichiarazioni del reo.
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