Il governo ha approvato un decreto che scavalca i Comuni per costruire antenne 5G

Il governo ha approvato un decreto che consente allo Stato di scavalcare i Comuni per costruire antenne 5G, anche quando i Comuni si oppongono

Il governo ha approvato un decreto che scavalca i Comuni per costruire antenne 5G

Il governo ha approvato un decreto che scavalca i Comuni per costruire antenne 5G. Il governo ha approvato un decreto che consente allo Stato di scavalcare i Comuni per costruire antenne 5G, anche quando i Comuni si oppongono. Nella seduta del Senato del 27 giugno, è stato approvato con voto di fiducia un emendamento al “Decreto Coesione“, presentato solo due giorni prima, che stabilisce che “la localizzazione degli impianti nelle aree bianche oggetto dell’intervento è disposta anche in deroga ai regolamenti comunali“.

L’emendamento, presentato dai Senatori Guido Liris e Vita Nocco di Fratelli d’Italia, bypassa di fatto “il ruolo delle Amministrazioni comunali in tema di pianificazione delle installazioni nelle aree bianche” e potrebbe “esasperare gli animi e i territori, che ancora una volta si sentiranno esclusi dalle scelte governative che dall’alto impongono modalità non democratiche e di partecipazione“.

Il Sindaco di Massiana (La Spezia) Egidio Banti ha sottolineato la contraddittorietà del Governo in materia di decentramento e autonomia, visto che “coloro che dicono di volerla allargare, nei fatti con provvedimenti di questo genere la annullano“.

In Italia, la questione delle antenne 5G è da tempo al centro dell’attenzione mediatica, con molti comuni che ostacolano la loro creazione, invitando alla prudenza e chiedendo maggiori evidenze scientifiche che rassicurino circa gli effetti sulla salute dei cittadini. Anche privati cittadini si sono mobilitati contro la costruzione di antenne, come nel caso dei cittadini del piccolo borgo di Cassol o del caso Fleximan di marzo in Veneto.

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