Il diserbante “paraquat” provoca il Parkinson?

I documenti che svelano come l’azienda abbia cercato di nascondere il legame tra una sostanza chimica diserbante che ha prodotto e il morbo di Parkinson

Il diserbante Sygenta provoca il Parkinson?
Il diserbante “paraquat” provoca il Parkinson? Una serie di documenti segreti pubblicati da The Guardian dimostrerebbero l’intento dell’azienda svizzera Syngenta di nascondere per decenni il legame tra una sostanza chimica diserbante prodotta e venduta fin dagli anni ’50 (il “paraquat”) e il morbo di Parkinson.

Il paraquat è una delle sostanze chimiche diserbanti più utilizzate al mondo, ed è impiegato in agricoltura per controllare le erbacce prima di piantare le colture e per essiccare i raccolti. Ad oggi questo diserbante viene utilizzato su circa 15 milioni di acri di terreni agricoli statunitensi e i dati del governo americano mostrano che il suo utilizzo nel Paese è più che triplicato tra il 1992 e il 2018.

Nel resto del mondo, Syngenta vende prodotti a base di paraquat in più di 20 Stati. L’Unione Europea ne ha vietato il suo utilizzo nel 2007, dopo che un tribunale ha stabilito che le autorità di regolamentazione non hanno valutato a fondo i problemi di sicurezza. La sostanza chimica è vietata anche in Svizzera (Paese di origine di Syngenta) e da 5 anni anche in Cina, sede di ChemChina, che ha acquistato Syngenta.

Negli Stati Uniti, invece, l’Agenzia per la protezione dell’ambiente (EPA) ha concordato con Syngenta che il paraquat può essere utilizzato in modo sicuro. Nel frattempo, proprio negli Stati Uniti, crescono i casi di Parkinson (è stato classificato tra le prime 15 cause di morte nel Paese, secondo i Centers for Disease Control and Prevention).

I documenti

Secondo The Guardian, per anni Syngenta avrebbe dichiarato ai clienti e alle autorità di regolamentazione che le indagini non dimostravano un collegamento tra il suo diserbante e la sindrome. Nello specifico, secondo l’azienda, il “paraquat non attraverserebbe facilmente la barriera emato-encefalica e non influirebbe sulle cellule cerebrali in modo tale da causare il Parkinson“.

Secondo i documenti, invece, l’azienda avrebbe cercato di proteggere in ogni modo le vendite del prodotto, confutando le ricerche scientifiche esterne, influenzando le autorità di regolamentazione e sminuendo la validità dei risultati degli esami riportati da esperti indipendenti.

Dall’analisi dei documenti emergerebbe che fin dagli anni ‘70 gli scienziati dell’azienda erano a conoscenza che l’esposizione al paraquat potesse compromettere il sistema nervoso centrale, e che scatenasse tremori e altri sintomi negli animali da esperimento simili a quelli di cui soffrono le persone affette da Parkinson. Parallelamente, nei file segreti vengono descritte le modalità per far approvare la sostanza chimica a livello normativo, considerando questo “il modo migliore per influenzare il mondo accademico, gli ambienti normativi e le ONG“.

I documenti dimostrerebbero anche che gli addetti ai lavori temevano di dover affrontare conseguenze legali per gli effetti cronici e a lungo termine del paraquat già dal 1975. E infatti, dopo quasi 50 anni, migliaia di persone stanno facendo causa a Syngenta, sostenendo di aver sviluppato il Parkinson a causa degli effetti cronici dovuti all’esposizione a lungo termine al diserbante. Oltre a Syngenta si trova sotto accusa anche Chevron USA, una società che ha distribuito il paraquat negli Stati Uniti fino al 1986.

Entrambe le aziende hanno, però, negato ogni responsabilità. Sostengono, infatti, che le prove scientifiche non provano un legame causale tra il paraquat e il morbo di Parkinson.

Syngenta ha dichiarato: “Recenti e approfondite revisioni eseguite dalle autorità di regolamentazione più avanzate e basate sulla scienza, tra cui gli Stati Uniti e l’Australia, continuano a sostenere l’opinione che il paraquat sia sicuro”. Chevron USA ha, invece, sostenuto che “si difenderà vigorosamente dalle accuse contenute nelle cause“.

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