Uno studio condotto da un consorzio di 15 organizzazioni ambientaliste internazionali ha rivelato che il 63% dei giubbotti a vento per bambini disponibili sul mercato contiene PFAS, sostanze perfluoroalchiliche associate a vari problemi di salute, inclusi alcuni tipi di cancro
Il 63% dei giubbotti a vento per bambini sul mercato contiene PFAS? Uno studio condotto da un consorzio di 15 organizzazioni ambientaliste internazionali, tra cui l’Associazione tedesca per la protezione dell’ambiente e della natura (BUND), ha rivelato che il 63% dei giubbotti a vento per bambini attualmente disponibili sul mercato contiene PFAS, sostanze perfluoroalchiliche associate a vari problemi di salute, inclusi alcuni tipi di cancro. Questo supera i limiti imposti dall’Unione Europea per la presenza di queste sostanze in indumenti e materiali. Lo studio ha esaminato 56 giacche outdoor per bambini e 16 altri capi di abbigliamento provenienti da diversi Paesi del mondo.
I risultati hanno mostrato che il 29% dei capi testati superava i limiti di PFAS consentiti dalle autorità europee. La presenza di queste sostanze chimiche nocive varia a livello regionale, con una maggiore contaminazione riscontrata nei capi provenienti dall’Europa dell’Est e dall’India, mentre è minore nei prodotti provenienti dall’Europa Centrale e dalla Scandinavia, dove c’è maggiore attenzione per la sostenibilità.
Un aspetto preoccupante è che la maggior parte dei capi contaminati contiene PFOA, una sostanza chimica considerata altamente tossica e vietata nell’Unione Europea dal 2020. Secondo uno studio pubblicato su The Lancet Oncology, il PFOA è stato classificato come cancerogeno per gli esseri umani.
Ulteriori ricerche scientifiche hanno dimostrato la presenza di PFAS anche in imballaggi alimentari e materiali di consumo comuni. In Italia, sono stati segnalati diversi casi di contaminazione da PFAS nelle province di Padova, Verona, Vicenza, Lombardia, Piemonte e Toscana.
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