I cybercriminali stanno adottando nuove strategie per estorcere denaro alle aziende, prendendo di mira i figli dei dirigenti e dei manager
I cybercriminali attaccano i figli di dirigenti e manager per estorcere denaro alle aziende? Negli ultimi tempi, i cybercriminali hanno adottato nuove strategie per estorcere denaro alle aziende, prendendo di mira i figli dei dirigenti e dei manager. Secondo quanto riportato da Mandiant, un’azienda specializzata in sicurezza informatica di proprietà di Google, questi soggetti malintenzionati hanno sviluppato tattiche sempre più sofisticate per ottenere informazioni sensibili utili ai loro fini.
Uno degli approcci utilizzati dai cybercriminali coinvolge l’acquisizione da remoto del controllo della scheda SIM dei bambini e degli adolescenti, spesso meno protetti rispetto a quelli dei loro genitori. Una volta ottenuto questo controllo, i criminali possono manipolare le chiamate e i messaggi in entrata e in uscita dai telefoni dei figli dei dirigenti, raccogliendo così una vasta gamma di dati personali. Queste informazioni possono essere utilizzate in diversi modi: dai tentativi di estorsione diretta ai genitori, minacciando di rivelare dati compromettenti, fino ai tentativi di accedere ai sistemi informatici delle aziende per facilitare futuri attacchi informatici.
Charles Carmakal, CTO di Mandiant, ha sottolineato la complessità di questa nuova minaccia, descrivendo casi in cui i cybercriminali hanno chiamato i dirigenti utilizzando i numeri di telefono dei loro stessi figli. Questo tipo di attacco pone i manager in una situazione estremamente difficile, in cui devono bilanciare la sicurezza della propria famiglia con quella della propria azienda.
Non solo le aziende, ma anche le persone a esse collegate, sono ora soggette a potenziali attacchi. Carmakal ha sottolineato l’urgente necessità per i manager di proteggere non solo i propri clienti, ma anche le proprie famiglie e quelle dei propri dipendenti da queste minacce emergenti, definendo questo cambiamento come “piuttosto spaventoso“.
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