Gran parte degli italiani vivono a carico di una piccola parte

Gli italiani pensano di essere oppressi dalle tasse e invece la stragrande maggioranza di loro non solo non paga nulla ma è anche beneficiaria di tutti i servizi gratis

Gran parte degli italiani vive a carico di una piccola parte
Gran parte degli italiani vivono a carico di una piccola parte. Gli italiani non sono così poveri. Spendiamo oltre 130 miliardi per giochi e lotterie. Siamo al secondo posto in Europa per possesso di animali da compagnia. Siamo al primo posto per prime e seconde case, automobili, telefonia, abbonamenti a pay-tv.

Le promesse dei partiti

Silvio Berlusconi, nel 2001 promise 1 milione di posti di lavoro, l’abolizione dell’Imu e nel 2008 di portare tutte le pensioni a mille euro (tutte promesse che gli fecero vincere le elezioni).

Poi arrivò il governo di Renzi (durato dal 2014 al 2016). Il governo terminò nonostante le agevolazioni contributive per oltre 10 miliardi per favorire le assunzioni, il bonus da 80 euro (che costa al Paese circa 10 miliardi l’anno) e il reddito d’inclusione (il Rei).

Dopo il Governo Renzi è arrivato il M5s, che ha promesso un reddito certo (quello di cittadinanza) e un posto fisso per tutti (il decreto dignità). E’ stato un plebiscito a livello nazionale, diventando il partito di maggioranza in Parlamento e conquistando anche Roma e Torino. Sono, così, nati i governi Conte 1 e 2.

In contemporanea gli italiani si sono innamorati anche della Lega di Salvini (che ha promesso pensioni per tutti, Quota 100, cancellazione e rottamazione delle cartelle esattoriali).

Le promesse continue sono, però, talmente tante e insostenibili finanziariamente che buona parte di esse non vengono mantenute aumentando, così, la rabbia degli italiani verso la politica che sfocia con l’aumento dell’astensionismo.

Così, calano i sondaggi per M5s e Salvini e arriva il nuovo amore: Giorgia Meloni.

I dati del sistema Italia

L’Italia è in cima alla classifica per evasione fiscale. In pratica, gli italiani pensano di essere oppressi dalle tasse e invece la stragrande maggioranza di loro non solo non paga nulla ma è anche beneficiaria di tutti i servizi gratis.

Secondo il Mef (Ministero dell’economia e delle finanze), quelli che fanno una dichiarazione dei redditi sono circa 41 milioni, ma quelli che pagano almeno 1 euro di Irpef sono 30 milioni. Quindi, ci sono milioni di italiani che vivono “a carico” di altri italiani.

Più nel dettaglio, 10 milioni di contribuenti (pari a 14,48 milioni di abitanti) vivono, in base alle loro dichiarazioni, con meno di 3.750 euro lordi all’anno. Altri 8,1 milioni, invece, dichiarano redditi tra 7.500 e 15.000 euro (pari in media 651 euro al mese).

I contribuenti di queste due fasce di reddito sono 18.140.077 (cioè il 43,68% del totale dei dichiaranti pari a 26,13 milioni di abitanti). Tutti insieme pagano circa 4 miliardi (parti al 2,31% dell’intera Irpef, cioè 153 euro l’anno).

Poi ci sono circa 5.550.000 di contribuenti che guadagnano tra i 15 e i 20 mila euro lordi l’anno (meno di mille euro al mese). Se aggiungiamo questa terza classe di redditi arriviamo a 34,1 milioni di abitanti (poco più del 57%), che messi insieme pagano 14,7 miliardi di Irpef (pari all’8,35% del totale delle imposte, cioè 431 euro a testa l’anno).

Per il solo servizio sanitario (di cui le prime fasce beneficiano gratuitamente), il costo è a carico del 13,07% della popolazione (cittadini “volonterosi” che pagano 50,4 miliardi l’anno. Costi che salgono a 54 miliardi e a 182 miliardi se si considerano anche scuola e assistenza). Le stesse proporzioni valgono più o meno anche per le imposte indirette.

In pratica, la politica non riesce a dire agli italiani che viviamo molto al di sopra delle nostre possibilità. E’ tutto gratis: sanità, scuola, e la gran parte dei servizi degli enti locali. Tra Stato centrale e enti locali vengono elargiti ogni anno oltre 180 miliardi in aiuti e sussidi tutti esentasse (in nero) che creano evasione Irpef e Iva. E poi ci sono sprechi, tantissimi sprechi e tantissima corruzione.

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