Global Climate Intelligence Group (CLINTEL): “Non esiste l’emergenza climatica”

Un gruppo di scienziati e professionisti ha unito le proprie voci per sottoscrivere una dichiarazione che nega l’esistenza di una crisi climatica

Global Climate Intelligence Group (CLINTEL): Non esiste l’emergenza climatica
Global Climate Intelligence Group (CLINTEL): “Non esiste l’emergenza climatica”. Negli ultimi giorni un documento, diventato virale soprattutto sui social network, dimostrerebbe l’inesistenza dell’emergenza climatica. Un gruppo di scienziati e professionisti ha unito le proprie voci per sottoscrivere una dichiarazione che nega l’esistenza di una crisi climatica e ribadisce il beneficio dell’anidride carbonica per il pianeta.

Nel documento, intitolato “There is no emergency” (in italiano, “Non c’è alcuna emergenza”) , si legge che l’aumento delle temperature registrato negli ultimi anni sulla Terra sarebbe del tutto normale, che gli studi sul riscaldamento globale sarebbero inaffidabili, che la CO2 non avrebbe alcun ruolo inquinante e che i disastri naturali non sarebbero collegabili ai cambiamenti climatici.

Il testo è stato prodotto da un’organizzazione chiamata Global Climate Intelligence Group (CLINTEL). Questa fondazione indipendente afferma di operare nei settori del cambiamento climatico e della politica climatica. Clintel è stata fondata nel 2019 da Guus Berkhout, professore di geofisica, e Marcel Crok, un giornalista.

Il documento, che consiste in 38 pagine, è principalmente un elenco di firmatari provenienti da vari paesi, con solo 2 pagine dedicate ai contenuti relativi al clima. Queste 2 pagine presentano 6 punti principali che Clintel utilizza per sostenere la sua tesi dell’assenza di un’emergenza climatica.

Chi sono i firmatari

I firmatari (che provengono da tutto il mondo, di cui 321 provenienti dagli Stati Uniti) non sono tutti scienziati. Ci sono firmatari che non hanno alcuna formazione scientifica (come liberi professionisti, geometri e anche dei comuni lettori o pensionati) e altri che, sebbene siano scienziati (professori, docenti, fisici, astrofisici, ingegneri e qualche geologo), potrebbero non essere climatologi o non aver condotto studi rilevanti sul cambiamento climatico.

Alcuni firmatari, inoltre, avrebbero legami con aziende multinazionali del settore dei combustibili fossili, il che solleva dubbi riguardo alla loro imparzialità sugli interessi legati al clima.

Tra i firmatari, però, spiccano anche 2 vincitori del Premio Nobel: il fisico statunitense John Francis Clauser e Ivan Giaever, un norvegese-americano premiato anch’esso per la fisica.

In particolare, il fisico statunitense John Francis Clauser ha contribuito in modo significativo alla contestazione delle narrazioni sul riscaldamento globale. Ha aggiunto il fatto che una parte notevole della terra è coperta dalle nuvole con quindi un effetto di riflessione della luce. Gli attuali modelli climatici sottovalutano ampiamente questo aspetto della riflessione dei cumuli, che svolge un ruolo chiave nella regolazione della temperatura terrestre. Clauser aveva precedentemente dichiarato al presidente Joe Biden di non essere d’accordo con le sue politiche sul clima.

A maggio, Clauser è stato eletto nel consiglio di amministrazione della Co2 Coalition, un gruppo che si concentra sui contributi benefici del biossido di carbonio nell’ambiente.

In una dichiarazione, Clauser ha affermato: “La narrativa popolare sul cambiamento climatico riflette una pericolosa corruzione della scienza che minaccia l’economia mondiale e il benessere di miliardi di persone. La pseudoscienza ha preso il sopravvento sulla scienza del clima e ciò ha portato a una serie di mali non correlati“. La dichiarazione fa notare come questa narrativa sia stata promossa da molteplici fonti, tra cui aziende di marketing, politici, giornalisti, agenzie governative e ambientalisti.

Cosa dice il Global Climate Intelligence Group (CLINTEL)

Il Global Climate Intelligence Group (CLINTEL) ha dichiarato in modo inequivocabile: “Non esiste alcuna emergenza climatica.”

La dichiarazione insiste sulla necessità che la scienza del clima sia meno politicizzata, mentre le politiche climatiche dovrebbero essere ancorate maggiormente alla scienza. Gli scienziati sono chiamati a evitare esagerazioni nelle loro previsioni sul riscaldamento globale, mentre i politici sono invitati a considerare con obiettività i costi reali e i presunti benefici delle loro politiche.

Cosa dice Facta.news

Facta.news, uno dei siti più famosi per il contrasto alla disinformazione e la circolazione di notizie false, ha ribattuto punto per punto alle argomentazioni di Clintel.

Clintel afferma che il clima della Terra è sempre stato variabile, con fasi naturali fredde e calde, e che non sorprende il periodo di riscaldamento attuale. Tuttavia, le prove scientifiche mostrano che l’attuale aumento delle temperature è eccezionale e sta avvenendo a un ritmo senza precedenti negli ultimi 10.000 anni, come documentato dalla NASA. Il rapporto dell’agenzia americana NOAA indica che la temperatura terrestre è cresciuta di 0,08°C per decennio dal 1880, ma questa crescita è aumentata a 0,18°C dal 1981. Inoltre, la maggior parte degli anni più caldi registrati nella storia del pianeta sono avvenuti dopo il 2000.

Clintel sostiene che il mondo si è riscaldato meno di quanto previsto dall’IPCC (il gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite) e che i modelli climatici sono inaffidabili. In realtà, gli studi sul cambiamento climatico sono affidabili e supportati da prove sempre più solide. I modelli climatici sono fondamentali per comprendere l’evoluzione del clima a livello globale e regionale. Nel 2019, uno studio condotto da diverse istituzioni scientifiche ha dimostrato che i modelli climatici hanno previsto con precisione l’aumento delle temperature globali negli ultimi 50 anni.

Inoltre, l’idea che le previsioni dell’IPCC siano inaffidabili a causa di un errore riguardante l’erosione dei ghiacciai è fuorviante. Tale errore non ha messo in discussione l’intera base scientifica dei cambiamenti climatici e è stato corretto. Esistono diversi modelli climatici sviluppati da istituti di ricerca di tutto il mondo, e tutti convergono sulla conclusione che il cambiamento climatico è reale.

Clintel afferma che la CO2 non è un inquinante e che contribuisce positivamente alla vita sulla Terra. Tuttavia, mentre la CO2 è essenziale per la vita, è anche un gas serra responsabile del riscaldamento globale. Le emissioni di CO2 causate dalle attività umane, come la combustione di combustibili fossili e la deforestazione, sono tra le principali cause del cambiamento climatico.

Infine, Clintel nega che il riscaldamento globale intensifichi gli eventi climatici estremi come uragani, inondazioni e siccità. Questa affermazione è contraddetta dai dati scientifici. Le Nazioni Unite hanno riferito un aumento significativo dei disastri naturali legati al cambiamento climatico negli ultimi anni. Gli eventi meteorologici estremi stanno diventando sempre più comuni, e il cambiamento climatico è riconosciuto come la causa principale di questo aumento. L’idea che le misure di mitigazione della CO2 siano dannose e costose è anch’essa contestabile. Alcune di queste misure, come l’adozione di energie rinnovabili, possono portare a benefici economici a lungo termine e contribuire a mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

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