“Gli investitori considerano l’Italia la peggiore dell’eurozona”

Lo ha detto il vice direttore del Financial Times, Patrick Jenkins. Ha, poi, descritto le tre debolezze del “sistema Italia”

Gli investitori considerano l'Italia la peggiore dell'eurozona

“Gli investitori considerano l’Italia la peggiore dell’eurozona”. Lo ha detto il vice direttore del Financial Times, Patrick Jenkins. Ha, poi, descritto le 3 debolezze del “sistema Italia” nel far fronte ai problemi economici creati dalla guerra in Ucraina (e non solo).

Nello specifico, il vice direttore del Financial Times ha detto che “gli investitori considerano l’Italia la peggiore dell’eurozona e le prospettive a breve termine per il Paese e le sue banche assomigliano più a un incubo che a un bel sogno. […] Dopo la forte ripresa registrata l’anno scorso, l’economia italiana stava già minacciando di ritornare ai suoi abituali livelli anemici, anche senza la guerra in Ucraina e nonostante i quasi 200 miliardi di euro del fondo per la ripresa dalla Ue“.

Poi, l’alto indebitamento, che l’anno scorso era al 151% del Pil, ha innescato la paura degli investitori per una “frammentazione” dell’integrità del blocco euro mentre la Bce cerca di “stringere i cordoni della borsa e gli Stati li allargano” per limitare i danni del rialzo dell’energia sui consumatori.

Infine, “le banche italiane possono diventare parte del problema” perché sono più esposte di altre rispetto al conflitto in Ucraina e al sentimento negativo dei mercati rispetto al debito pubblico del Paese. L’unica nota positiva (secondo Jenkins) sarebbe Mario Draghi, che data la sua credibilità “è una fonte di stabilità nel sistema politico italiano“. Se, invece, lasciasse il suo incarico di premier, gli investitori avrebbero “ulteriori ragioni per guardare negativamente alle prospettive” dell’Italia e le sue banche.

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