Dietro il licenziamento (e successivo reintegro) di Sam Altman da OpenIA ci sarebbe il progetto Q-Star

Reuters: “L’allontanamento di Altman da Open AI dovuto ai timori per il lancio di una nuova intelligenza artificiale che minaccia l’umanità”

Dietro il licenziamento (e successivo reintegro) di Sam Altman da OpenIA ci sarebbe il progetto Q-Star
Dietro il licenziamento (e successivo reintegro) di Sam Altman da OpenIA ci sarebbe il progetto Q-Star. Il licenziamento di Sam Altman da OpenAI, avvenuto lo scorso 18 novembre e poi risoltosi con un clamoroso ritorno il 21 novembre, sarebbe stato causato da una lettera scritta da alcuni ricercatori dell’azienda al consiglio di amministrazione. Nella lettera, i ricercatori avrebbero avvertito il consiglio di una potente scoperta nel campo dell’intelligenza artificiale che, secondo loro, potrebbe minacciare l’umanità.

La lettera non è stata resa pubblica, ma secondo le fonti di Reuters, i ricercatori avrebbero segnalato al consiglio l’esistenza di un progetto chiamato Q* (Q-Star), che potrebbe rappresentare una svolta nella ricerca da parte di OpenAI di quella che è conosciuta come intelligenza artificiale generale (AGI), ovvero sistemi autonomi in grado di superare le capacità degli esseri umani.

Q* sarebbe un modello di intelligenza artificiale generativa che sarebbe stato in grado di risolvere alcuni problemi matematici, anche se si tratta di “calcoli al livello degli studenti delle scuole elementari“. Tuttavia, secondo i ricercatori, questo sarebbe solo il preludio al futuro successo di Q*.

I ricercatori considerano la matematica una frontiera dello sviluppo dell’intelligenza artificiale generativa perché, diversamente da scrivere o tradurre testi, esiste una sola risposta giusta. Diversamente da una calcolatrice, un’intelligenza artificiale generale sarebbe in grado di applicare quella qualità a capacità di ragionamento simili all’intelligenza umana, ovvero generalizzando, apprendendo e comprendendo.

Oltre al pericolo di questa “potente scoperta“, i ricercatori avrebbero segnalato al consiglio l’esistenza di un apposito team dentro OpenAI, creato combinando i precedenti team “Code Gen” e “Math Gen“, impegnato “nell’ottimizzare i modelli di intelligenza artificiale esistenti per migliorare il loro ragionamento ed eventualmente eseguire lavori scientifici“.

Altman sarebbe stato a conoscenza di tutto questo, ma non avrebbe informato il consiglio. La scorsa settimana, Altman, a margine del vertice della Cooperazione economica Asia-Pacifico, aveva lasciato intendere che vi fossero in vista grandi progressi.

Quattro volte nella storia di OpenAI“, ha dichiarato Altman, “l’ultima volta è stata proprio nelle ultime due settimane, sono riuscito a essere nella stanza quando, in un certo senso, togliamo il velo dell’ignoranza e spingiamo avanti la frontiera della scoperta, e riuscirci è l’onore professionale di una vita“. Il giorno dopo, il consiglio ha licenziato Altman per non meglio precisati problemi di carattere comunicativo.

Il ritorno di Altman in seguito a una forte pressione da parte degli investitori di OpenAI ha riacceso la discussione sui rischi e i benefici dell’intelligenza artificiale generale. Alcuni esperti hanno espresso preoccupazione per il fatto che Q* possa essere utilizzata per sviluppare armi autonome o per altri scopi dannosi. Altri, invece, hanno sostenuto che l’intelligenza artificiale generale è un’opportunità da non perdere, che potrebbe portare a grandi benefici per l’umanità.

Il futuro di Q* è ancora incerto. Altman ha dichiarato che l’azienda continuerà a lavorare sul progetto, ma ha anche affermato che OpenAI è impegnata a garantire che l’intelligenza artificiale sia utilizzata in modo sicuro e responsabile.

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