Il fondo americano BlackRock, il più grande asset manager del mondo, ha ottenuto l’autorizzazione del governo italiano per poter superare la quota del 3% delle azioni in Leonardo, il colosso italiano della difesa e dell’aerospazio
Il fondo americano BlackRock, il più grande asset manager del mondo, ha ottenuto l’autorizzazione del governo italiano per poter superare la quota del 3% delle azioni in Leonardo, il colosso italiano della difesa e dell’aerospazio. La notizia, riportata da Reuters e contenuta in un documento inviato al Parlamento dalla premier Giorgia Meloni, fa riferimento a un’autorizzazione datata 18 settembre, che riguarda condizioni non meglio specificate.
L’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, ha accolto positivamente l’operazione, definendola una “conferma ulteriore di fiducia da parte del mercato rispetto al piano industriale” dell’azienda. Tuttavia, la reazione del mercato azionario è stata cauta, con il titolo di Leonardo che ha registrato un incremento dello 0,34%. Questo modesto aumento si inserisce in un contesto di incertezza per i titoli del settore della difesa europeo, che hanno mostrato una certa volatilità dopo i picchi raggiunti durante il conflitto in Ucraina. Ciononostante, negli ultimi due anni, le azioni di Leonardo (ex Finmeccanica) hanno raggiunto livelli notevolmente superiori rispetto a inizio 2022, passando da circa 6 dollari a oltre 20 dollari.
Presenza di BlackRock in Italia
BlackRock ha già una forte presenza in Italia, detenendo partecipazioni significative in alcune delle principali società italiane. Tra queste figurano una quota del 7% in Unicredit e una del 5% in Intesa Sanpaolo. Come riportato da Milano Finanza, il fondo americano possiede anche quote in Mediobanca, Ferrari, Banco BPM, Prysmian e Moncler, oltre a partecipazioni in Enel e Gip, il fondo che controlla la compagnia ferroviaria Italo insieme a MSC.
Negli ultimi tempi, si è parlato di un possibile coinvolgimento di BlackRock nella gestione di 3 miliardi di euro di liquidità per Sace, la società assicurativa italiana per l’export, e di presunti colloqui tra l’amministratrice delegata di Sace, Alessandra Ricci, e Larry Fink, il CEO di BlackRock. Tuttavia, Sace ha prontamente smentito queste voci, dichiarando che non è in corso alcuna trattativa.
Soglia del 3% e normativa sul Golden Power
Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, il superamento della soglia del 3% da parte di BlackRock in Leonardo non comporterà un aumento del diritto di voto in assemblea. La decisione di permettere al fondo di superare questa quota, pur mantenendosi sotto il 5%, consentirà a BlackRock di risolvere un problema tecnico legato al “tracking error“, una situazione che avrebbe potuto causare una sottoperformance per alcuni dei suoi fondi indicizzati. Questo problema tecnico è stato citato dalla società come la ragione principale per cui è stata richiesta l’autorizzazione.
Nonostante l’operazione, non si può parlare di una scalata da parte di BlackRock. Il governo italiano ha approvato la richiesta grazie alla normativa sul Golden Power, che consente all’esecutivo di intervenire e avere diritto di veto nelle operazioni che riguardano settori strategici, come la difesa. Il superamento del 3% da parte di BlackRock è soggetto a questa normativa, che mira a proteggere le aziende strategiche italiane da acquisizioni potenzialmente dannose.
L’importanza delle alleanze strategiche per Leonardo
Cingolani ha sottolineato più volte l’importanza delle alleanze strategiche per il futuro di Leonardo. “La fiducia va oltre il breve periodo e la contingenza internazionale. Il settore sarà strategico nei prossimi anni. E Leonardo è attrezzata per essere un player di riferimento”, ha affermato l’amministratore delegato. Attualmente, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) detiene una partecipazione del 30,2% nel gruppo.
L’acquisizione di GEM Elettronica
Di recente, Leonardo ha annunciato l’acquisizione di GEM Elettronica, una società attiva nel settore navale, per un valore di 16 milioni di euro, un’operazione che rientra nella strategia di rafforzamento dell’azienda nel settore della difesa.
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