Cop watching, attivisti pagati per registrare gli interventi della polizia

Quando l’impegno civile si trasforma in business: il caso del Cop Watching negli Stati Uniti

Cop watching, attivisti pagati per registrare gli interventi della polizia
Cop watching, attivisti pagati per registrare gli interventi della polizia. Negli ultimi anni, il movimento del “cop watching,” iniziativa di attivisti che registrano gli interventi della polizia per documentare eventuali abusi o eccessi di forza, ha preso piede negli Stati Uniti al punto da diventare una piccola industria. Questi attivisti scelgono attentamente gli incroci dove le pattuglie di polizia si fermano e, quando fermano un’auto, intervengono prontamente per riprendere il dialogo tra l’agente e il conducente.

In alcuni casi, i cop watcher si fanno avanti, avvertendo i cittadini dei loro diritti, come il diritto di non fornire le proprie generalità. Alcuni di loro, i più audaci, non esitano nemmeno quando vengono minacciati di arresto da agenti irritati. Un’inchiesta del Washington Post ha rivelato che cop watcher di successo, come Paul Reyes e Chris Ruff, gestori di canali su YouTube, riescono a guadagnare cifre notevoli, raggiungendo anche 150.000 dollari al mese grazie a pubblicità e abbonamenti.

Il movimento Copwatch è nato negli anni Novanta, ma ha guadagnato popolarità nel 2014 dopo la rivolta di Ferguson, scatenata dalla morte di Michael Brown, un ragazzo nero di 18 anni, ucciso da un agente di polizia. L’attenzione su questo movimento è cresciuta ulteriormente dopo la morte per soffocamento di George Floyd nel 2020.

Tuttavia, quando l’impegno civile diventa un business, emergono anche alcune criticità. Spesso, giovani con telefoni cellulari cercano di provocare una reazione da parte degli agenti. Alcuni dei cop watcher più famosi hanno precedenti penali per furti e rapine. Questi sviluppi hanno portato a un cambiamento nel comportamento degli agenti, che sono diventati più rispettosi dei diritti dei cittadini, ma anche più cauti e timorosi. L’attenzione costante di persone armate di cellulari ha spinto molti agenti a ridurre al minimo gli interventi, limitandoli al necessario.

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